Buza Péter: I Ponti sul Danubio - La nostra Budapest (Budapest, 1992)

avrebbero potuto nuocere moltissimo se fossero stati lasciati fuori. La rivista «Jelenkor» (II Presente) racconta cosl al pubblico l'evento della fondazione del Comitato : «...il costituendo comitato avrä per scopo principale quello di indagare sulle difficoltä, esporle e spiegarle con la massima sincerita al pubblico, assieme al proprio giudizio... dopodicché a Buda­pest o si ergerä finalmente un ponté stabile o il pubblico sara almeno informato con massima precisione sül perché della non fattibilita del progetto.» Il romanzo del ponté a catene Nel giro di poche settimane é cominciato il lavoro vero. Si sono prese misure per raccogliere tutti i pareri, proposte di prima, i membri delle commissioni di esperti erano stati nominati e giä il 6 aprile si é presa la decisione che «avendo finito una misurazione precisa sulle altezze delle rive si debba procedere riassumendo il tutto in un disegno fluviometrico, da incidere su pietra» (doe ehe se ne facesse un’incisione) per poterlo pubblicare assieme al bando di concorso ehe avrebbe invitato gli imprenditori a preparare progetti. Meanche i mesi estivi passano inattivi. Il 14 giugno viene formulata una domanda rivolta alia contea di Pest in cui si richiede di trasmettere in via ufficiale la causa al Parlamento, il supremo ente legislativo del paese, perché «i sottoscritti possono affermare con ogni credibilitä ehe la realizzazione del ponté stabile fra Buda e Pest non si trova ormai fra i progetti impossibili». 11 30 giugno viene approntata la dettagliata cartina della situazione e il 4 luglio giunge anche la risposta favorevole della contea. Nel mese di agosto Széchenyi si awia in compa- gnia del conte György Andrássy verso 1’Inghilterra con lo scopo di studiare la pratica del Paese industrialmente piü avanzato neU’argomento della costruzione di ponti, per poter decidere quale soluzione adottare per quanto riguarda la struttura del primo ponté stabile danubiano. Lo stesso anno, in dicembre, viene formulata la loro opinione, e l’anno se- guente é data alle stampe : é il ponté a catene di cui ha bisogno la citta. Vengono calcolate preliminarmente anche le spese e la somma ragguardevole muove i proponenti a mettere in di- scussione I’esenza di tasse su certe categorie. Se non paghe- ranno tutti coloro ehe attraverseranno il ponté, non si troverä un imprenditore che anticipi una somma di questa entitä. Cin pensiero eretico ! E purtroppo, i difensori dei privilegi nobiliari trovarono anche dei complici : le stesse cittá di Buda e Pest 15

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