Kiss Katalin: Vecchie Fabriche - La nostra Budapest (Budapest, 1993)

all’inizio dell’Ottocento. Fői il filatorio fu demolito, men­tre la filanda si trasformö in abitazione. Le sale di lavoro furono trasformate, con pareti divisorie, in camere, e un ballatoio fu costruito nel cortile interno, per l’awicina- mento degli appartamenti. Molte aperture dell’edificio furono murate, e un braccio della scala arcuata dell’in- gresso fu demolito. L’edificio trascurato e imbruttito fu restaurato nel 1955-56, in base ai progetti originali ehe fortunatamente si conservarono. Era probabilmente a causa del suo particolare aspetto e le sue condizioni eccezionalmente buone e curate che si risparmiö, quan- do piü tardi tutti gli edifici intorno, ad esso contempora- nei, furono demoliti. Sull’edifido a due piani, dalia pianta ovale e dalle belle proporzioni, si trovano 24 finestre incorniciate in pietra liscia. Sulla facciata piü corta una scala esterna a due braccia porta al piano, dando un’atmosfera attra- ente aU’edifido dallo stile barrocco classicheggiante. Le scale arrivano a una piccola «casa d’ingresso» con pinnacolo, davanti alia facciata dell’edificio, dove si apre una porta anche al pianterreno. La «casa d’ingresso» dalia porta dall’arco ellittico fu costruita insieme all’edifi- cio della filanda. Secondo uno degli storici tedeschi di architettura industriale, l’edificio é probabilmente l’uni- co ricordo dello «Stile rivoluzionario francese» nell’Euro- pa centrale. L’ultimo restauro della filanda fu completato nel 1987. II cortile fu coperto, e i caratteristici camini, pur- troppo, demoliti. Nella casa oggi lavora un’istituzione di cultura ed educazione. La Fabbrica di Navi a Óbuda III., Hajógyári sziget (Isola della Fabbrica di Havi) L’idea di una fabbrica di navi da costruire a Óbuda fu suggerita dal Conte István Széchenyi, all’assemblea ge­nerale del 1833 della Prima Societä di Navigazione a Vapore Danubiana. 1 primi edifici furono costruiti tre anni dopo. 11 cantiere doppio di montaggio di navi, dall’aspetto pittorico, fu progettato nel 1840 sull’esem- pio dell’Arsenale di Venezia, sotto la direzione ed in base alle esperienze di Pietro Pallocapa, giä direttore idrauli- co a Venezia. La costruzione del ponté Árpád, nella seconda metä delfOttocento, ha perö cambiato l’aspet- to idilliaco delfisola. Gli scali impressionanti per la co­struzione furono demoliti, affinché al piede del ponté ci fosse abbastanza posto per l’accoglienza di Francesco 14

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