László Szederkényi: La partecipazione dei cristiani alla vita politica nell'epoca precostantiniana - Studia Theologica Budapestinensia 33. (2008)

IV. LA PARTECIPAZIONE DEI CRISTIANI ALLA VITA PUBBLICA DAL II. SECOLO FINO ALL'ETÁ DI COSTANTINO - 3. Il problema del culto pagano

ché la pietà ehe si manifesta per tutte le cose è una pietà più perfet- ta.' Noi rispondiamo che per celebrare il sole, noi ehe sappiamo ap- prezzare non soltanto coloro che sono soggetti al nostro ordine, ma anche i nostri nemici, non aspettiamo ehe ci sia comandato. Noi cele- briamo il sole come una bella creatura di Dio, la quale, osservando le leggi di Dio, ne osserva anche il precetto: 'Celebrate il Signore, voi, il sole e la luna, e con quanta forza avete, inneggiate al padre e Creato­re dell'universo' (Sal 148, 3)"202. Insomma soltanto Dio e il suo Figlio sono degni di essere lodati: "Noi cantiamo inni unicamente al Dio vero e al suo Figlio unigenito, Verbo e Dio, e lodiamo Dio e il tuo Figlio unigenito, come anche lo lodano il sole e la luna, gli astri e tutta la milizia celeste. Tutte queste formano, infatti, il coro divino, insieme con gli uomini giusti"203. Anche Origene collega 1'idolatria con i démoni. Egli serivé che non è sorprendente che i démoni richiedano la stessa venerazione come Dio. Per questo il culto degli dèi pagani è la venerazione dei démoni che inganno gli uomini204. Dunque colui ehe pratica il culto pagano e sacrifica agli idoli, in realtá nutre i démoni, che sono gli autori della malvagità. In tal mo­do diventano i responsabili dei peccati umani. Secondo il dottore alessandrino, si dovrebbe punire tutti coloro ehe praticano 1'idolatria, come sono puniti i delinquenti comuni, i nemici della société205. Qu- indi in Origine appare il contrario dell'idea del culto pubblico. Men­tre i pagani affermano ehe tutti coloro che non partecipano al culto pubblico sono i nemici dell'impero, secondo Origene i veri nemici dell'impero e della stabilité sociale sono i partecipanti ai culti tradi- zionali. La Didascalici siriaca degli apostoli proibisce la fabbricazione delle statue degli idoli e dice che non si puo accettare i doni delle persone che praticano quest'attivité oppure sono orefici, argentieri o bronzi- sti, poiché anch'essi possono preparare idoli206. 202 Contra Celsum VIII, 66. 203 Contra Celsum VIII, 67. 204 Cfr. Exhortatio ad martyrium 46. 205 Cfr. Exhortatio ad martyrium 45. 206 Capitolo 18. 48

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