Folia Theologica 19. (2008)

Tóth Tamás: Il Colletio Germanico ed Ungarico e la riforma cattolica in Ungheria - Un'istituzione per il rinnovamento (secolo XVIII)

IL COLLEGIO GERMANICO ED UNGARICO 319 furono alurmi dei suddetto Collegio. Questi prelati divennero i pilastri dei rinnovamento tridentino-barocco in Ungheria. E un dato appariscente ehe la maggioranza degli alunni del Ger- manico-Ungarico era stata inviata dall'Arcivescovo di Esztergom. Tro- viamo anche religiosi, gli eremiti Paolini (Ordo Sancti Pauli Primi Ere­mitae). L'ordine fu un'eccezione nel Collegio ehe poteva mandare studenti nel Germanico-Ungarico come ricompensa per la Chiesa ed il Chiostro di Santo Stefano Rotondo sui Celio ehe furono staccati da loro a favore dei Collegio. Il Settecento fu un periodo glorioso per il Collegio.13 II numero degli studenti aumento considerevolmente dopo la riconquista di Buda. La Gesti in più città e convoco sinodi nel 1648 e nel 1658. Diós I., Lippay György. In: Magyar Katolikus Lexikon. A cura di I. Diós. Budapest 1993- (MKL). 7 (2002) 873s. 12 György Szelepcsényi (o Szelepchény), Primate d'Ungheria ed Arcivescovo di Esztergom (1666-1685). György Szelepcsényi studio prima a Nagyszom­bat, poi divenne insegnante nello stesso istituto. Péter Pázmány lo inviô a Roma, al Collegio Germanico ed Ungarico, dove studio tra 1627 e 1634. La Matricola menzionando il suo curriculum recita: "Vir in rebus et etiam ar­duis strenuus". Divenne Vescovo eletto di Novi (1642), poi Vescovo di Csa- nád (1643), di Pécs (1643), ed infine di Veszprém (1644). Nel 1648 fu nomi­nato Vescovo di Nyitra e Cancelliere Supremo Reale forse per le sue ambasciate alla Sublime Porta. Nel 1657 fu ambasciatore in Transilvania e in seguito fu nominato Arcivescovo di Kalocsa-Bács. Avendo questo titolo nel 1662 ottenne un permesso per tassare i feudi che continuo a recuperare. Contemporaneamente nominö un governatore per gli stessi feudi. Dal 1666 perö divenne Primate Arcivescovo di Esztergom e dal 1670 Luogotenente del Regno. Si oppose alla cospirazione di Ferenc Wesselényi, ma protestô contro la sanguinosa rappresaglia ehe ne segui. Forse per questo fu abbas- sato di grado come Locumtenens in iudiciis. Il Szelepcsényi fu un uomo "strenuus" anche nella controriforma, in una "res ardua" quale era la con­versione forzata dei protestanti al cattolicesimo. Presiedette di diritto il Tri­bunale Straordinario di Pozsony, che aveva mandato in prigione i quaran- tuno protestanti ad opera dei Kollonich. Fu una personalità controversa: per alcuni avido, bevitore e crudele contro i protestanti, per altri fu un be- nefattore, fondatore di scuole, protettore delle arti, un uomo generoso. II Szelepcsényi dipinse acqueforti: è Tartista dei ritratto oggi più conosciuto dei Pázmány. Katona I., A kalocsai érseki egyház története. Traduzione di J. Takács, annotato da G. Thoroczkay, G. Tóth, a cura di I. Romsics, G. Thoroczkay. Kalocsa 2001-2003. [= Traduzione di Katona S., Historia metropolitanae Colocensis Ecclesiae. Colocae 1800s.] Le pagine 69-75 con le note 274-393. Marticula et Acta 28-30. Bitskey I., Hungáriából Rómába 73s. 13 Ibid. 84s.

Next

/
Oldalképek
Tartalom