Folia Theologica 18. (2007)

Ágnes Szotyori-Nagy: Attualita di Georgio Vasilievich Florovsky

260 A. SZOTYORI-NAGY Conclusione Potrebbe sembrare arbitrario scegliere un solo articolo e un solo tema dalle opere di un personaggio, la cui la vita era estesa da Odessa ágii Stati Uniti, dalla rivoluzione russa alla ricezione dell'Unione Sovietica nel World Council of Churches, dai Eurasiani all'ecumenismo. Tale scelta pero permette di conoscere la visione orientale di una problematica rilevante non soltanto al livello dot- trinale, ma anche dal punto di vista pratico. L'ortodossia dagli anni trenta ha lanciato l'idea di riunire un grande concilio, il quale, perd, finora si trova nella fase di prepara- zione. Anche il diritto canonico ortodosso rimane ancora in stato "precodificato". I canoni degli concili ecumenici e quelli dei sinodi locali, e similmente i canoni dei padri della Chiesa fanno parte delle fonti, e nello stesso tempo costituiscono il diritto in vigore. Pereid Florovsky, come patrologo, in qualche modo ha svolto il compito del canonista, toccando importanti terni canonici. Öltre la questione della tradizione (la funzione della tradizione nella chiesa antica; l'autorità dei concili antichi e la tradizione dei Padri), ha sollevato importantissime questioni ecclesiologiche sacramentarie ehe hanno rilevanza e conseguenze anche nel campo del diritto canonico. Giorgio Vasilievich Florovsky non era canonista, ma per un canoni­sta - riteniamo - la sua attività non pud essere trascurata per diver­se ragioni. Non era fondatore di una scuola scientifica, ma nella sua attività pluridecennale nel campo dell'insegnamento ha formato più generazioni dei teologi ortodossi (tra cui p.es. John Meyendorff, John Zizioulas, Alexander Schmeman, Stephen Reynolds). Hilarion Alfeyev, dottore in teológia all'Institut Saint-Serge de théo­logie orthodoxe de Paris, ha scritto nel 1996: "Dio solo conosce i limiti della Chiesa. (...) Dichiarare ehe fuori della Chiesa ortodossa non c'è e non si ha la grazia del Dio, sarebbe mettere limiti al Dio onni- potente. Chiuderlo in un quadro, fuori del quale lui non ha diritto di agire."48 48 Cf. H. ALFEYEV, Le mystère de la foi. Introduction à la théologie dogmati­que orthodoxe, Parigi 2001, 148.

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