Folia Theologica 18. (2007)

Attila Puskás: Il rinnovamento dell'interpretazione trinitaria della creazione nella teologia odierna

194 A. PUSKAS nostro parere puö offrire anche un mezzo utile nel dialogo del cri- stianesimo con le religioni monoteistiche, riguardo alia relazione di Dio col mondo. 3.2 La trascendenza e 1' immanenza nel rapporto di Dio con il mondo sotto l'aspetto trinitario Nell'ambito della questione sopra la relazione di Dio al mondo le religioni e le filosofie si sforzano di capire non soltanto il rapporto dell'uno con il molto, ma anche quello della trascendenza con l'immanenza. Qui si presentano il panteismo e il deismo corne due posizioni opposte ma ugualmente fallite. La teológia cristiana della creazione puö mostrare già appoggiandosi su delle considerazioni filosofiche gli errori di questi approcci, e nella luce della rivelazione essa deve rifiutarli ancora a maggior ragione. Sia la considerazione filosofica sia la Sacra Scrittura ci insegna il fatto ehe, quanto alla re­lazione di Dio col mondo noi dobbiamo affermare nello stesso mo­mento la sostanziale diversità di Dio dal mondo e la sua immanenza intima nel creato. E viceversa, dobbiamo affermare nello stesso mo­mento la sostanziale differenza del mondo da Dio e la sua imma­nenza in un certo modo in Dio, nel senso che bessere divino è onni- comprensivo. Il ragionamento filosofico-teologico puö mostrare pure che è appunto la trascendenza divina che rende possibile la sua immanenza unica ed intima nel mondo da Lui creato. La teoló­gia trinitaria della creazione tenta di capire questa relazione tra- scendentale-immanentale nel rapporto di Dio col mondo in quanto fondata ultimamente nello stesso essere trinitario e con ciö puö con- tribuire al correggere gli estremi del panteismo e del deismo. Secondo la dottrina della Bibbia il creato stesso non è una realtà divina. A differenza dall'ambiente religioso-culturale in cui il creato veniva in vario modo divinizzato o sacralizzato, Israele nel contesto della sua fede in Jahve ha detto di si decisivo al totalmente diverso essere di Dio e al carattere creaturale del mondo. La teológia cristia­na ha rifiutato anche il pensiero emanazionista sopra l'origine del mondo, perché la divinità stessa di Dio si perderebbe se l'emanazio- ne del mondo fosse un processo involontario o necessario, affinché ci sia un altro che Dio puö amare. In questo caso sparirebbe anche la liberté dell'uomo, visto che non sarebbe altro ehe un momento ne­cessario come strumento di rendere possibile l'amore da parte di

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