Folia Theologica 18. (2007)
Attila Puskás: Il rinnovamento dell'interpretazione trinitaria della creazione nella teologia odierna
LA CREAZIONE NELLA TEOLÓGIA ODIERNA 189 mati da Dio stesso, in quanto la loro fonte di origine ultima. Questa fondazione trinitaria perd non è venuta effettuata né in Tommaso, né negli autori delle opere posteriori della scolastica. Al terzo luogo è da menzionare ancora un enunciato di Tommaso in cui si formula esplicitamente la fondazione trinitaria della creazione e della molti- tudine delle cose create. Egli dice infatti: "Dalla processione delle persone divine distinte prende l'origine ogni processione e molte- plicità delle cose create."15 16 Anche a proposito di questa affermazio- ne dobbiamo constatare ehe essa non è stata sviluppata successiva- mente e messa al centro nella teológia della creazione di Tommaso e della scolastica. Possiamo considerare la teológia trinitaria della creazione di oggi corne elaborazione sistematica ed approfondimento ulteriore di questi germi di pensiero reperibili in San Tommaso. La fondazione trinitaria della molteplicità e della varietà delle cose create sottolinea ancora una volta il valore del creato, cioè la bontà della creazione. Mostra inoltre ehe il mondo della diversità e della mol- titudine non è solo "vestigium Dei" ehe rappresenta le perfezioni di Dio, bensi è anche "vestigium Trinitatis" che deriva direttamente dal mistero trinitario. 3.1.1 Le aporie nel pensare il rapporto tra Dio e il mondo sulla base della relazione tra l'uno e il molto Greshake e Balthasar fanno vedere ehe la riflessione filosofica si caccia inevitabilmente in un vicolo cieco, se si sforza di intendere il rapporto tra Dio e il mondo corne una relazione tra TUno assoluto privo di ogni distinzione e il mondo della moltitudine e della molteplicità. La domanda si offre: in ehe modo TUno assoluto non diffe- renziato è in grado di fondare ontologicamente da un lato quella differenza ehe si traccia fra Lui e il mondo della molteplicità, d'altro 15 “Si autem modus entis accipiatur secundo modo, scilicet secundum ordinem unius ad alterum, hoc potest esse dupliciter. Uno modo secundum divisionem unius ab altero; et hoc exprimit hoc nomen aliquid: dicitur enim aliquid quasi aliud quid; unde sicut ens dicitur unum, in quantum est indivisum in se, ita dicitur aliquid, in quantum est ab aliis divisum”. De Veritate, q 1 a 1. La formula “divisum ab alio” dunque in San Tommaso non fa ancora parte della defini- zione delPuno, ma è un attributo trascendentale a sé stante come “aliquid”. Com’è noto, successivamente questo pensiero è rimasto marginale e non ave- va influsso né sui sistema di Tommaso stesso, né sulla teológia scolstica. 16 “Ex processione personarum divinarum distinctarum causatur omnis creaturarum processio et multiplicatio.” 1 Sent I, d 26, q 2, a 2, ad 2.