Folia Theologica 14. (2003)

Attila Puskás: Argomento in favore dell'esistenza di Dio nella filosofia di Georg Scherer

ARGOMENTO IN FAVORE DELL'ESISTENZA DI DIO 97 Scherer fa vedere che il tentativo di negare o confutare la validi­té universale del Verwiesensein des Menschen auf Sinn contraddice sé stesso. Lo scopo del suo ragionamento è quello di mostrare che la Verwiesenheit auf Sinn determina con nécessité l'uomo19 o in altre parole nessuno puö sottrarsi aH'universalitá di tale principio nem- meno colui che lo nega20. Noi dobbiamo, infatti, presupporre questo di nuovo nella negazione dell'essere riferito a senso, altrimenti non potrem- mo fare questa negazione per niente. Questa deve essere ri- tenuta sensata affinchè possa essere effettuata. Perö, questo vuol dire che stiamo adoperando cio che vogliamo negare perché possiamo negarla.[...] Infatti, ogni tentativo di falsifi- cazione deve essere visto di nuovo come sensato e quindi presuppone di nuovo ciö che deve essere falsificato21. A questo proposito Scherer cita H.E. Hengstenberg e A. Camus22 e con questi riferimenti diventa chiaro quali consequenze egli attri- buisce alla propria argomentazione. Infatti, condividendo le opinio­ni degli autori menzionati, Scherer ritiene ehe è riuscito a mostrare le cose che seguono: 1. Nessuno puo esistere senza fare qualche proposta di senso. 2. Deve esserci nell'uomo un sapere originale di senso in generale poichè senza di esso nessuna proposta di senso è possibile. 3. L'essere riferito a senso è la cooriginale dinamica deU'Io. Il ragionamento invece non vuole e non puö mostrare che 19 «Die Verwiesenheit auf Sinn bestimmt den Menschen also mit Notwendigkeit [...] müssen wir auch in all unseren Vollzügen immer die Verwiesenheit auf Sinn voraussetzen». SCHERER, Strukturen des Menschen, 62. 20 «Nicht einmal, wer erklärt, alles sei sinnlos, kann sich dem universalen Anspruch des Verwiesenseins auf Sinn entziehen». SCHERER, Reflexion - Meditation - Gebet, 30. 21 SCHERER, Strukturen des Menschen, 62. II ragionamento nell’altro luogo pro­cede cosl: «Zumindest muß er anerkennen, daß seine eigene Aussage, alles sei sinnlos, von dieser Verwiesenheit bestimmt ist. Sonst könnte er ja nicht resi­gnierend, empört oder gleichgültig erklären, alles sei absurd». Ibidem. 22 H.E. Hengstenberg sottolinea che la prassi umana in genere e qualsiasi azione umana particolare non è possibile se non presupponendo e ponendo qualche senso. «Ohne irgend etwas für sinnvoll zu halten, kann man sein Leben kei­nen Augenblick führen. Der Mensch kann nicht Sinn schlechthin leugnen, sondern immer nur in diesem oder jenem Falle». HENGSTENBERG, H.E., Grundlegung der Ethik, Stuttgart 1969,14 s.; Camus nel luogo citato parla del fatto che «eine absurde Position beim Handeln unmöglich ist». CAMUS, A., Der Mensch in der Revolte, Hamburg 1969, 14.

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