Folia Theologica 14. (2003)

Katalin Hársfai: Analisi degli elementi principali che configurano la struttura della etica cristiana secondo Agostino nell 'De Moribus'

LA BEATITUDINE FINE DELLA VITA MORALE 47 tura di Dio (altissimo). Lui è integro e immutabile, cioè invariabile. Lo Spirito Santo non è una creatura, perché la creatura è soggetto a caducit, egli intracia proprio chi puö separarci dalla caducità e unir- ci alla verità82. L'amore di Dio verso l'uomo viene attraverso l'attività dello Spirito Santo: ".caritas Dei diffusa est in cordibus nostris per Spiritum Sanctum qui datus est nobis." (Rom 5,5). Attraverso l'attività dello Spirito Santo riceviamo i diversi doni di Dio. L'opera della carità di Dio ispirata dallo Spirito Santo ci conduce a Dio: "...caritas Dei...quae inspirata Spiritu Sancto perducit ad Filium, id est ad Sapientiam Dei, per quam Pater ipse cognoscitur "83. La carità di Dio ar­riva all'uomo in un modo trascendentale, sempre con la partecipa- zione dello Spirito Santo. Agostino parla della attività di Dio, quan­do parla delle azioni della divina Provvidenza84. Queste azioni sono diverse, ma in tutte la divina Provvidenza ci aiuta. La fede dell'uomo secondo Agostino, è un dono della divina Provvidenza, e per la fede puö venire nei nostri cuori Cristo85, cioè questo incontro amoroso è sempre aiutato in modo indiretto dallo Spirito86. L'amore di Dio si manifesterà nel modo perfetto, compiuto, nella vita eterna. Nel De moribus Agostino fa vedere la vita eterna corne la ricompensa delTamore dell'uomo verso Dio. Dopo la morte la conoscenza della verità diventa piena, e la conoscenza di Dio diventa compiuta, eter­na87. In particolare si noterà ehe l'amore del Sommo Bene - prima "ra- tionalmente" mostrato come Tessenza della vita morale (la vita buo- na) per raggiungere la vita beata - da un lato, è indicato come dono (grazia) proveniente dallo Spirito e non corne una realtà "naturale", dall'altro, nel suo oggetto, viene determinato come amore trinitario, proveniente dallo Spirito, che ci conforma a Lui e nel quale amiamo il Padre. $2 Ibidem 1,13,23. 83 Ibidem 1,17,31. 84 Ibidem 1,7,12, 1,17,30. 85 Ibidem 1,18,33: “...habitare Christum per fidem in cordibus vestris,... ” 86 Ibidem 1,17,31: “Facit enim hoc simplex et pura caritas Dei,...quae inspirata Spiritu Sancto perducit ad Filium, id est ad Sapientiam Dei, per quam Pater ipse cognoscitur. ” 87 Ibidem 1,25,47: “Haec est, inquit, vita aeterna, ut cognoscant te verum Deum, et quem misisti les um christum (Io 17,3). Aeterna igitur vita est ipsa cognitio veritatis. ”

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