Folia Theologica 14. (2003)
Katalin Hársfai: Analisi degli elementi principali che configurano la struttura della etica cristiana secondo Agostino nell 'De Moribus'
40 K. HÁRSFAI re debeamus ..." perché "...nihil nobis aliud optimum, ad quod adipiscendum postpositis ceteris oporteat festinare quam Deum''36. Quest'amore è tanto grande ehe è capace di cambiare ciö ehe è un male in bene per coloro che vivono in un contatto affettuoso con Dio. Agostino cita San Paolo ehe dimostra la forza dell'amore. "Certus sum inquit neque mors neque vita neque angelus neque virtus neque instantia neque futura neque altitudo neque profundum neque creatura alia poterit nos separare a caritate Dei, quae est Christo Iesu Domino nostro "37 ( Rom 8,38-39). Állóra, non esiste una forza tale ehe possa distruggere il contatto amoroso tra Dio e l'uomo. Con quella citazione viene dimostrato la forza di questa donazione totale. Quest amore puö esigere anche il sacrificio della vita38. L'esigenza di Cristo sembra particolare, ma Agostino scopre ehe la stessa esigenza si trova già nel Vecchio Testamento, facendo vedere ehe non c'e in contraddizione con Tinsegnamento dei Nuovo Testamento. Nel Vecchio Testamento si legge: "...propter te afficimur tota die, aestimati sumus ut oves occisionis"39. In questa parola "propter te" c'e tutto cio ehe significa 1'amore. Secondo Tanalisi di Agostino: " Caritas vero ipsa non potuit significari expressius quam quo dictum est: Propter te"90. L'amore prende il suo inizio da Dio, 1'amore viene dal Dio, dallo Spirito Santo nel cuore delTuomo: "..caritas Dei diffusa est in cordibus nostris per Spiritum Sanctum qui datus est nobis41 (Rom 5,5). Nel De moribus Agostino non solo rimette in luce i fondamenti bi- blici dell'amore, ma con la terminológia segue la traduzione latina della Bibbia, servendosi delle tre espressioni alternativamente: amor, caritas, dilectio42. Quando Agostino usa la parola "amor" 43, intende l'amore del bene o del male. "Dilectio" è usato preferente- mente per amore del bene, invece la "caritas" è l'amore dell'uomo verso Dio44 e verso il prossimo45 e l'amore di Dio verso gli uomini. 36 Ibidem 1,11,18. 37 Ibidem 1,11,18. 38 Vedi la stessa interpretazione del concetto dell’amore di Agostino, spiegato da G.Reale in nota 7, in questo punto. 39 Ibidem 1,9,14. 40 Ibidem 1,9,15. 41 Ibidem 1,13,23. 42 Gli alcuni esempi ehe presentano la terminológia agostiniana nel De moribus: De moribus 1,11,18: “Sed eum sequimur diligendo"