Folia Theologica 12. (2001)

Mihály Kránitz: Il "Tiro a due" di Roma nella predicazione di Asterio di Amasea

34 M. KRANITZ VIII,13) dei beni all'entrata del Regno.25 Pietro è il discepolo più confidente di Gesù (VIII,14), è la prima presa del Maestro (tô ttpwtov Giípeupa tou XpiaToû VIII,14). Ha ricevuto solo lui la dignità di esse- re al posto di Cristo padre, pastore ed insegnante di quelli ehe ven- gono alla fede, corne il suo discepolo fedelissimo (moTÓTaTos p.a9iyn)v VIII,15). Asterio sa che sotto Nero Pietro era condannato a morte della croce. Con la rinuncia generosa di sè, è stato lui stesso da mettere la corona del martirio, alla propria testa (VIII,16).26 5. La figura deirapostolo Paolo neiï'omelia del vescovo di Amasea L'apostolo Paolo appare già alTinizio dell'omelia dove è menzio- nato con Pietro come „colonna eroica" (VIII,1). La parte seguente (VIII,17-33) è dedicata da Asterio alla lode di Paolo che è „un altro combattente" (a\\os á-yovtciTTÍs) e „confratello nella virtù" (VIII,17). Nell'ordine del tempo Paolo fra i discepoli di Cristo si trova nella seconda fila e, a causa delle sue virtù, svergognava l'età anziana dei Dodici.27 Apostolo Paolo, durante la prima parte della sua vita, era entusiasta zelante di Mosè, come quasi la sua copia, il muro forte della legge, il bastione incrollabile e forte dell'Antico Testamento.28 Asterio lo paragona al lupo rapace, secondo la profezia di Giacobbe, perché Saulo ha lacerato ed ha disperso gli agnelli dei Nuovo Testa­mento (VIII,18).29 Asterio mostra in un modo brillante come Cristo ha calmato il massacro dei lupo ebraico (VIII,19-20). „Che miraco- lo!" (”Q toù GaùgaToç VIII,21) esclama Asterio. Quello che prima era una vergogna per lui, adesso è diventata la sua vanteria (VIII,21.25). 25 Asterio rinvia alia scena quando Pietro riceve le chiavi dei Regno dei cieli (Mt 16,19). 26 Dopo il suo sacrificio Pietro mette la corona dei giusti alia sua propria testa poichè Asterio rappresenta il martirio come virtù. 27 Asterio richiama l’attenzione su un interessante punto di vista. Cristo alla sua età di trent’anni era magari più giovane che gli apostoli da lui convocati. 28 Asterio ha messo in luce in quanto Pietro era Timmagine di Cristo. Per Paolo il modello è Mosè. I discorsi seguenti nascondono l’idea che Saulo era il „lupo" del gregge già affidato a Pietro. 29 Cfr. Gen 49,27.

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