Folia Theologica 9. (1998)
Mirjam Kovač: Ministero sacro e consigli evangelici
MINISTERS SACRO E CONSIGLI EV ANGELICI 73 ciprocamente si fanno» e 1’obbedienza «riflesso nella storia de\l’ amorosa corrispondenza delle tre Persone divine». E chi vive questi atteggiamenti? J. Beyer afferma che ognuno, se non prima, nell’ora della morte7, li vivrà in pienezza. Questa affermazione è del tutto comprensibile alia luce di cio ehe abbiamo detto fin adesso: se castità, povertà e obbedienza sono l’espressione dell’atteggiamento filiale verso il Padre, saranno vissuti in pienezza presso il Padre, quando la storia della salvezza personale sarà portata al suo compimento. Ma oggi, nella Chiesa, come sono vissuti i consigli evangelici? E da chi? Ci rispondono le parole di S. Paolo: nel battesimo siamo sepolti con Cristo nella morte per risorgere con lui nella vita (Rm 6,3-5; Coi 2,12). E’ nel battesimo, quindi, ehe diventiamo partecipi degli atteggiamenti di Cristo. Questo significa ehe ogni battezzato già vive i consigli evangelici in quanto atteggiamenti di amore filiale verso il Padre? Forse sarà più facile trovare la soluzione, guardando la vita che sarà vissuta alla fine, in una comunione piena con Dio Padre, Figlio e Spirito Santo, e insieme anche una comunione piena tra gli uomini, un’armonia piena di tutto il creato. A questo amore, a questa comunione sono chiamati tutti gli uomini. Ma, secondo diversi doni e carismi, distribuiti secondo il diverso «patrimonio» di ogni uomo, non a tutti è dato lo stesso cammino da percorrere. Alia pratica dei consigli «quaggiù»8 sono chiamati solo alcuni; non come merito, non come premio, ma come un dono per tutta la Chiesa, perché essa, con perseveranza e fervore mag- giori, segua Cristo nella via della redenzione e perché sempre più unita, possa raggiungere il Regno promesso, dove tutti in pienezza partecipe- ranno all’atteggiamento filiale d’Amore che il Figlio nello Spirito vive verso il Padre e che noi vediamo espresso nella sua povertà, castità e obbedienza. Tuttavia questo non significa che i consigli siano riservati solo ad alcuni cristiani. Prima di tutto dobbiamo prendere in considerazione ehe öltre i consigli maggiori ne esistono anche altri: amore fraterno, preghi- era e cost via. E poi non è vero ehe solo alcuni sono chiamati ai consigli evangelici, ma alla loro pratica. Qui siamo davanti ad un binomio importante — spirito/pratica dei consigli evangelici. Di ehe cosa si tratta? Non è stato scritto molto sulla pratica dei consigli, perché era piutto- sto chiaro ehe questa è la vita dei consigli in tutta la loro globalità e radi- calità. La domanda che ha suscitato moite riflessioni, invece, è la 7 Cf. J. BEYER, «Dio è Amore», Vita Consacrata 28 (1992) 600. 8 Cf. J. BEYER, «Dio è Amore», Vita Consacrata 28 (1992) 599.