Folia Theologica 9. (1998)

Edoardo Barbieri: Panorama delle traduzioni bibliche in volgare prima del concilio di Trento

PANORAMA DELLE TRADUZIONI BIBLICHE 107 Ormai fuori “tempo massimo”, ma da ricordare sia proprio per la sua eccezionalità, sia come modesto contributo alla storia - qui per brevità quasi dei tutto assente - delle versioni in lingua italiana opera di ebrei,45 è in fine l’edizione ebraico-italiana dei medico e filosofo David de’ Pomi, pubblicata a Venezia nel 1571 con una dedica al patriarca di Aquileia Giovanni Grimani;46 vediamo un breve esempio: Vanità delle vanità, disse l’Ecclesiaste, vanità delle vanità, ogni cosa è vanità. Che avanza l’uomo di tutte le fatica sua, ehe sostiene sotto al sole? Abitatore parte e abitatore viene e la terra sta in eterno. Il sole nasce e s’asconde, mira al suo luogo et ivi egli risplende. Va a Mezogiorno e gira ad Aquilone, girando, girando va lo spirito, e sopra li suoi giri torna lo spirito. Tutti i fiumi entrano al mare, né il mare s’empie, al luogo donde escono li fiumi essi vi tornano per scorrer via. (Ecce 1,1-7)47 La Bibbia volgare e il Concilio di Trento. Si è soliti attribuire al Concilio di Trento (1546-1563) la fine della possibilità, nel mondo cattolico, di diffondere e leggere la Sacra Scrittura in volgare; in effetti, dopo le edizioni cinquecentesche, occorrerà attendere la versioné italiana curata da Antonio Martini nella seconda metà del Settecento perché i cattolici italiani avessero di nuovo a disposizione una Bibbia nella loro lingua.48 A parte il fatto che, secondo la casistica applicata in questo intervento, il canale di comunicazione creatosi tra cultura biblica e cultura volgare non venne mai interrotto,49 le cose stanno in termini leggermente diversi. Al Concilio il tema dell’uso delle lingue volgari sia per la Bibbia sia per la liturgia fu ampiamente dibattuto.50 Di fatto si scontrarono due 45 U. CASSUTO, «Bibliografia delle traduzioni giudeo-italiane della Bibbia», in Festschrift zum siebziegsten Gegurtstag Abraham Kaminska, Wien 1937, pp. 129-41. 46 BARBIERI, Le Bibbie italiane, I, pp. 140-41 e scheda 81. 47 L’Ecclesiaste di Salomone [...] nel volgar idioma dichiarato dalTeccellente phisico m. David de’ Pomi hebreo, Venezia, Giordano Ziletti 1571 (testo ebraico alternato alla versioné italiana, foliazione secondo l’uso semitico da destra a sinistra). 48 P. STELLA, «Produzione libraria religiosa e versioni della Bibbia in Italia tra età dei Lumi e crisi modernista», in Cattolicesimo e Lumi nel Settecento italiano, a cura di M. Rosa, Roma 1981, pp. 99-125. 49 Come caso limite, si potrebbe persino insistere sulla forte componente biblica di talune devozioni tipicamente cattoliche come il Rosario o la Via crucis.

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