Folia Theologica 8. (1997)
Velasio De Paolis C. S.: Cultura della vita o cultura della morte? Ossia diritto della vita o della morte?
CULTURA DELLA MORTE 41 suo trattato Terapia dei morbi pagani, (5, 67 sg, SC 57, 248) scriveva con compiacimento: “Platone fece lunghi discorsi per dimostrare 1’ immortalità dell’ anima, eppure non riuscî a persuadere neanche il suo discepolo Aristotele. Ecco invece ehe pescatori come Giovanni e un pubblicano come Matteo e un cuoiaio come Paolo hanno persuaso Greci, Latini, Egiziani, il mondo intero. Grazie ad essi, tanta gente è ora convinta ehe 1’ anima è immortale, ehe è dotata di ragione, ehe ha la capacità di dominare le passioni, ehe se trasgredisce i comandamenti lo fa per negligenza e non per mancanza di liberté, che dopo aver peccato puo nuovamente volgersi al bene, affrancarsi dal vizio e recuperare in sé 1’ impronta di Dio. Questi principi li conoscono non solo i dottori della Chiesa, ma anche i calzolai, i fabbri, i tessitori e qualsiasi artigiano. Cost è fra le donne: li conoscono non solo quelle ehe hanno studiato, ma anche le filatrici, le sarte e le domestiche. Li conosce la gente della città e anche quella della campagna. Troviamo scavatori e bovari e contadini ehe parlano della trinità di Dio. Tutti costoro, inoltre, praticano le virtù”. Sono queste certezze ehe aprono il senso della vita e donano gioia. Ancora lo stesso scrittore nella stessa opera (5, 11 sg. SC 57, 229) serivé: “Omero dice che 1’ uomo è debole e tormentato, Teognide, siciliano, esclama: «II miglior destino degli uomini sarebbe non nascere, non vedere i raggi del sole!». Con essi è d’ accordo pienamente Euripide: «Quando un uomo nasce, tutti dovrebbero riunirsi a pangere su di lui. Quanti guai è venuto a soffrire! Invece chi muore si libera dagli affanni. Bisognerebbe accompagnarlo alla tomba con canti di letizia e di congratulazioni». Pitagora e Platone sostengono ehe esiste una popolazione di anime senza corpo. Alcune di esse, cadute in qualche peccato, vengono mandate per castigo nei corpi. Percio nel Cratilo Platone dice che il soma è sema, cioè il corpo è tomba, in quanto 1’ anima deve starvi sepolta per un certo periodo. Tuttavia Platone dice poi il contrario nel terzo libro de La Repubblica: sostiene ehe bisogna avere cura del corpo perché sia in armonia con 1’ anima. Appare allora chiaro come i filosofi si contraddicano. Noi invece possiamo dimostrare quale forza abbiano gl’ insegnamenti dei profeti e degli apostoli”. Per una cultura della vita, i cristiani hanno bisogno prima di tutto di ritrovare le certezze della propria fede e, con essa, la gioia di vivere.