Folia Theologica 8. (1997)
Velasio De Paolis C. S.: Cultura della vita o cultura della morte? Ossia diritto della vita o della morte?
CULTURA DELLA MORTE 25 2. Relativismo etico: Comune radice delle diverse tenderize “Comune radice di tutte queste tendenze è il relativismo etico ehe contraddistingue tanta parte della cultura contemporanea. Non manca chi ritiene ehe tale relativismo sia una condizione della democrazia, in quanto solo esso garantirebbe tolleranza, rispetto reciproco tra le persone, e adesione alie decisioni della maggioranza, mentre le norme morali, considerate oggettive e vincolanti, porterebbero ali’ autoritarismo e ali’ intolleranza” (n. 70). 1) Equi voci e contraddizioni in esso contenuti “Ma è proprio la problematica dei rispetto della vita a mostrare quali equivoci e contraddizioni, accompagnati da terribili esiti pratici, si celino in questa posizione. E’ vero ehe la storia registra casi in cui si sono commessi dei crimini in nome della «verità». Ma crimini non menő gravi e radicali negazioni della liberté si sono commessi e si commettono anche in nome dei «relativismo etico». Quando una maggioranza Parlamentäre o sociale decreta la legittimità della soppressione, pur a certe condizioni, della vita umana non ancora nata, non assume forse una decisione «tirannica» nei confronti dell’ esser umano piii debole e indifeso? La coscienza universale risolutamente reagisce nei confronti dei crimini contro 1’ umanità di cui il nostro secolo ha fatto cost tristi esperienze. Forse ehe questi crimini cesserebbero di essere tali se, invece di essere commessi da tiranni senza scrupoli, fossero legittimati dal consenso popolare?” (n. 70). 2) La democrazia non puo essere un surrogato della moralité “In realtá, la democrazia non puo essere mitizzata fino a farne un surrogato della moralité o un toccasana dell’ immoralité. Fondamentalmente, essa è un «ordinamento» e, corne taie, uno strumento e non un fine. II suo carattere «morale» non è automatico, ma dipende dalla conformité alla legge morale a cui, corne ogni altro comportamento umano, deve sottostare: dipende cioè dalla moralité dei fini ehe persegue e dei mezzi di cui si serve. Se oggi si registra un consenso pressoché universale sul valore della democrazia, cio va considerato un positivo «segno dei tempi», come anche il Magistero della Chiesa ha più volte rilevato. Ma il valore della democrazia sta o cade con i valori che essa incarna e promuove; fondamentali e imprescindibili sono certamente la dignité di ogni persona umana, il rispetto dei suoi diritti intangibili e