Folia Theologica 8. (1997)
Edoardo Barbieri: Panorama delle traduzioni bibliche in volgare prima del concilio di Trento (Parte I)
192 E. BARBIERI problematiche nelle assenze / presenze e nella successione dei libri biblici nelle diverse edizioni della Bibbia volgare dei Brucioli. Dell’interazione tra libri canonici e apocrifi, vivace nel mondo cattolico a livello iconografico e di devozione popolare fino ai giorni nostri, 1’antica produzione volgare italiana fornisce numerosi esempi.60 Si puö innanzitutto ricordare il volgarizzamento lucano, databile al XV secolo, dei Liber de ortu beatae virginis Mariae, ehe incorpora anche parti desunte dai Vangeli canonici: Altro dl stando appresso la fonti per implire uno vassello, apparvi 1’angelo et dixi: «Beata si’ tu Maria, ca in la menti tua ài facto tabernacolo di Dio. Ecco viniri ‘na gra lumi da celo, questa lumi avi allominato ad te, et tueto lu mundo per te è alluminato». Lu terzo di stando in oraccioni la purpara ehe tinea in mano,61 intrao uno iovino la quali belleczi no si po narrari. Intando Maria abi gra paura. Angelo dixi: «No timeri, Maria, c’ày trovato la gracia di Dio. Tu parturiray et farra’ uno re ehe sirrà re et regerà lo celo et la terra et regnarà in secula seculorum». Facto questo annunciacione, si parti et andao in celo. (Le l,28-33)62 Vi sono poi casi di narrazioni volgari ehe affiancano a fonti apocrife altre di derivazione canonica. Tra le rielaborazioni in versi della narrazione biblica si trova anche un lacerto scritto nel Veneto di Terraferma nella prima metà del XIV secolo, recentemente ritrovato presso l’Archivio di Stato di Treviso. Se è difficile giudicare, stante la frammentarietà dei testo pervenuto, della natura di questo racconto in doppi ottonari relativo alla fanciullezza di Gesù, esso comunque, a fianco degli apocrifi, attinge con discreta fedeltà al dettato evangelico: In quella ora e in quello tempo per un próféta bone, che avëa profetado, ch’elo no moriria E la Vergene Maria si s’ave a reçer el templo ch’avea nome Simïone, quando Cristo seria nado, de chi a ch’el no lo vederia. en le man i l’oferia; 60 Un panorama degli antichi volgarizzamenti degli apocrifi è fornito da A. CORNAGLIOTTI, «I volgarizzamenti italiani degli apocrifi neo- testamentari», in Actes du XIIIe Congrès, pp. 669-687. 61 Vale più o meno tenendo in mano la parpora. 62 Volgarizzamento quattrocentesco di area lucana dell’apocrifo Liber de ortu beatae Mariae et infantia Salvatoris, dal ms. Firenze, Biblioteca Riccardiana, 2624. Si cita dall’edizione fornitane da N. De Blasi, in L'italiano nelle regioni, a c. di BRUNI, p. 731.