Folia Theologica 8. (1997)

József Török: Storia della liturgia medievale dell'Ungheria

LITURGIA MEDIEVALE 147 Lo svolgimento regolare della liturgia poteva essere meglio assicurato nei luoghi dove veniva curato da intere comunità. L’uso dei primi monaci dell’Ungheria, soprattutto per quanto riguarda l’ufficio, potrebbe sicuramente fornire elementi interessanti in questo senso, siccome il cursus monasticus prescritto dalla Regola di San Benedetto aveva all’inizio del secondo millennio ormai applicazioni diverse in base aile diverse consuetudini Purtroppo perô nessuno dei loro libri usati per l’ufficio ci è pervenuto, i titoli dei libri che si conoscono, non bastano per ricostruire Tuso. Meno ancora sappiamo della liturgia dei piccoli monasteri e prevosture familiari nati in un secondo tempo. Il breviario dei benedettini ungheresi detto di Máté Tolnai, stampato all’inizio del Cinquecento (1506) che segue il rito di Melk, con ogni certezza concluse un periodo che non dimostrava totale unità per quanto riguarda l’ufficio divino. Sappiamo di più sulTuso delle cattedrali sin dalle origini ed i luoghi che ci forniscono più elementi sono Esztergom e Csanádvár. Il monaco Arnoldus giunse circa nel 1028 da Regensburg ad Esztergom dove soggiornö sei settimane. Durante il suo soggiorno ha redatto un nuovo ufficio in onore di S. Emmeramo per sostituire quello vecchio, e la nuova storia è stata imparata dalTarcivescovo Anastasio e dai suoi chierici18. Nella biográfia di San Gherardo leggiamo ehe il vescovo nella sua chiesa di Csanád “ogni sabato come anche il giorno dell’Assunzione della Madré di Dio pagava il tributo della sua devozione con nove letture e grandi Iodi esaltanti... gli altri giorni invece vi si recava (i.e. all’altare di Maria) due volte al giorno, dopo l’ufficio mattutino e quello vespertino”. E l’autore aggiunge: “Questa abitudine sussiste tutt’oggi”19 — per dimostrare ehe lui non proiettava l’uso liturgico della sua epoca ai tempi di San Gherardo. Già nei primi decenni delTesistenza della Chiesa ungherese possiamo già supporre lo svolgimento non solo parziale ma compiuta dell’ufficio. Se già nel terzo decennio dell’esistenza della Chiesa ungherese la comunità di chierici e religiosi20 della Cattedrale di Esztergom è disposta ad imparare un nuovo ufficio in onore di un Santo di importanza regionale (S. Emmeramo), questo significa che ormai conoscevano e cantavano quelli per le feste del Signore e per i periodi 18 Monumenta Germaniae Historica, Scriptores IV. p. 347. 19 Szent Gellért püspök Nagy Legendája (Leggenda maggiore del vescovo San Gherardo), in: Árpád-kori legendák (Leggende deli'epoca degli Árpád), pp. 85-86. 20 MEZEY, L., Deákság (Latinitá), p. 93.

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