Folia Theologica 7. (1996)

Péter Szabó: Opinioni sulla natura delle "chiese sui iuris" nella canonistica odierna

244 P. SZABÓ mente si differenzia, in quanto nella struttura della Chiesa la posizione dei capi «sui iuris» è evidentemente meno ferma. Infatti, riguardo ail’in- dispensabilità assoluta dell’ufficio petrino e di quello dei vescovi epar- chiali vi sono dei diretti fondamenti dommatici,30 che mancano per gli uffici cosidetti intermedi (patriarca, metropolita, diversi enti sinodali). Allo stesso tempo, non puô darsi una retta interpretazione sull’impor- tanza degli enti intermedi senza far riferimento ad alcuni nuovi risultati della riflessione canonica. Infatti dalla differenza dommatica appena rife- rita non consegue necessariamente ehe la distinzione classica tra lo ius divinum e mere ius humanum31 sia la formula più esatta o conveniente per descrivere la differenza tra la natura degli uffici in questione,32 e questo per almeno due motivi. Da una parte non è possibile una differen- ziazione pienamente adeguata tra le due realtà.33 Infatti — come P. Lom­bardia sottolinea — il disegno divino, per poter essere qualificato corne diritto nel senso formale, deve subire un duplice passo: in primo luogo una positivizzazione, vale a dire un passaggio alia vigenza storica, attra- verso la presa di coscienza ecclesiale dei suo contenuto, e in secondo lu­ogo una tecnicizzazione, e cioè un renderlo efficace attraverso rinserimento nell’ordinamento giuridico.34 Tutto questo mette in rilievo ehe tra diritto divino e umano esiste una continuité naturale, per cui è difficile o addiritura impossibile35 stabilire tra loro déllé frontiere rigide. DaU’altra parte 1’attributo “mere humanum” puô essere pure ingannevo- le, in quanto potrebbe insinuare ehe la presenza di un istituto di questa origine sia dei tutto casuale, come se fosse di per sè irrelevante la sua presenza o meno nella struttura della Chiesa. Sebbene si tratti di funzioni 30 DS 3050-3064, LG 18-19, rispettivamente LG 20. Cfr.: PIOLANTI, A., "Ves- covo. Origine divina delTepiscopato", in Encyclopedia cattolica, vol. XII, 1312-1312. cols.; PRAT, F., "Evêques. Origine de l'Episcopat", in Dictionna­ire de théologie catholique, vol. V, 1656-1701. cols. 31 WERNZ, X., Ius decretalium, tom. II, Romae 21906, n. 713, 481; SIPOS, S., Enchiridion Iuris Canonici, Budapest 1947, § 45, 217. 32 Per la critica di questa posizione tradizionale si veda ad es.: AYMANS, W., "Der Leitungsdienst des Bischofs im Hinblick auf die Teilkirche", in Archiv für katolisches Kirchenrecht 153 (1984) 36; MÜLLER, H., "The Relationship between the Episcopal Conference and the Diocesan Bishop", in The Jurist 48 (1988) 116-118. 33 Communicationes 2 (1970) 85. 34 LOMBARDIA, P., Lezioni di diritto canonico. Introduzione, Milano 1985,14. 35 In questo senso: BERLINGÖ, S., "Diritto divino e diritto umano nella Chie­sa", in II diritto ecclesiastico 106/1 (1995) 47.

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