Folia Theologica 7. (1996)

Ariel David Busso: Il patronato regio spagnolo e il suo influsso in America

PATRONATO SPAGNOLO 203 nomina delle persone che ricoprivano le cariche ecclesiastiche. Questo diritto fu il più apprezzato durante il Patronato spagnolo, a tal punto ehe in seguito, nei nuovi governi delle repubbliche iberoamericane fu il privilegio più gradito; * lo ius supremae inspectionis, nei confronti delle forme di espressione esteriore dei culto e in tutto quanto riguardava il retto funzionamento e svolgimento della vita ecclesiastica esteriore. In particolare il monarca badava alia sorveglianza delle riunioni conciliari, sinodali, delle pubblicazioni di libri, ecc.; * lo ius exclusivae, cioè di esprimere la propria opposizione nei casi di ecclesiastici proposti per un determinato ufficio. Era una forma di concorso negativo usato in ogni caso, specialmente quando si esercitava il Vice-Patronato e si presentavano candidati per cariche minori; * lo ius placeti regii, o exequatur o placet, ehe si esplicava in tre modi: quello statutario, quando il Re trasformava in legge del suo regno quanto proveniva dal Pontefice Romano; quello di polizia, quando i superiori di ordini religiosi ehe risiedevano fuori della penisola dovevano far passare i propri decreti attraverso il monarca, e quello beneficiario ehe il re esercitava quando attuava il controllo e il veto dei benefici ecclesiastici; * lo ius dominii eminentis: questa era 1’espressione basata sulla dottrina che sosteneva ehe il monarca era il proprietario eminente delle terre dei proprio territorio e poteva disporre anche del patrimonio ecclesiastico in certi casi. Ne sono un esempio le regalie; * lo ius appellationis, ehe era quello ehe il Re esercitava suile sentenze e sugli occasionali abusi dei tribunali ecclesiastici. Va inteso come un ricorso di difesa interposto innanzi ai Tribunali Reali contro le sentenze o i provvedimenti che 1’abitante delle Indie Occidentali riteneva lesivi dei propri diritti. In un certo senso questo diritto faceva parte dello ius advocatiae, poiché il monarca veniva considerato garante della disciplina della Chiesa. Va chiarito che tutta la portata di questa dottrina fu il risultato dei secoli trascorsi, spesso costituendo una risposta pratica ai problemi ehe man mano si presentavano. I Re di Spagna cercarono di aumentare i propri diritti in materia di patronato e lo fecero in modo costante e

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