Folia Theologica 6. (1995)

Mihály Szentmártoni S.J.: La confessione

LA CONFESSIONE 187 Un' altro mezzo di aiuto è piuttosto psicologico e si tratta dello spostamento dell’attenzione (ascesi positiva, dereflessione). Lo scrupoloso è in generale aiutato potentemente nel momento in cui si arriva ad assicurarlo ehe i valori spirituali profondi possono sussistere malgrado le ossessioni. E la tattica efficace della cUra consistera, non tanto nel domandare di non più pensare a cio ehe turba lo spirito e nemmeno impegnarlo a obbedire a occhi chiusi, ma consistera in modo positivo nel realizzare gli sforzi su un punto diverso da quello nel quale egli si agita. Invitandolo a concentrarsi su un campo diverso da quello nel quale gli scrupoli infieriscono, lo si trascinerà a realizzare progressivamente degli atti di rinuncia, dei sacrifici. La volontà si fortificherà ad agire in regioni suile quali ha presa, invece di esaurirsi in una lotta snervante contro un nemico ehe senza posa ritorna all’assalto. E un giorno il soggetto sarà capace di impegnare direttamente la lotta contro cio che lo turbava in modo disordinato. Eccettuate le forme morbose — le quali si accompagnano a stati depressivi profondi che richiedono una cura specializzata — gli scrupoli presentano spesso una forma benigna. Il compito principale del consigliere spirituale sarà quello di arginarne accuratamente le manifestazioni, perché non dilaghino nella coscienza impedendo cosî una condotta serena. Se la coscienza del soggetto rimarrà soltanto un po’ troppo timorosa, sarà inutile dare un’eccessiva importanza ad uno stato d’animo ehe non ostacola lo sviluppo spirituale. Inoltre, il direttore spirituale si sforzerà, dopo aver illuminato oggettivamente la coscienza del soggetto, di insistere su due motivazioni complementari: la fiducia totale in Dió fedele e misericordioso e il desiderio di servire Cristo con tutte le proprie forze, guardando non a se stessi, ma a Cristo ed al prossimo.20 2. Delirio di colpa — Il delirio di colpa si distingue dallo scrupolo non tanto per l’insistenza sul tema della colpa o per la gravità dell’angoscia, quanto per la presenza di un giudizio di assoluta certezza e la mancanza di una qualsiasi consapevolezza di malattia mentale. Il soggetto sente la propria vitalità schiacciata dal peccato; ha quasi un’esperienza fisica del peso della colpa; si sente perduto, abbandonato; il suo orizzonte è di totale oscurità; egli attende l’imminente punizione, la dannazione eterna. Talvolta la punizione viene anticipata nella forma 20 Cf. BERNARD CH. A., L'aiuto spirituale personale, Rogate, Roma 1985, pp. 124-125.

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