Folia Theologica 6. (1995)
Mihály Szentmártoni S.J.: La confessione
182 M. SZENTMÁRTONI La colpevolezza Un altro apporto della psicologia per la prassi della confessione si trova nel chiarimento della natura della colpevolezza, della quale si possono distinguere varie forme. Da un punto di vista fenomenologico possiamo distinguere quattro forme della colpevolezza. La colpevolezza esistenziale o ontologica esprime 1’inevitabile tensione fra attuale e ideale. La colpevolezza razionale sottintende un giudizio in una situazione di decisione. Comune a questi due tipi di colpevolezza è il fatto che il punto di riferimento sta fuori dalla personalità, per esempio consiste in qualche valore da realizzare. La colpevolezza psicologica è più sentimento ehe giudizio; öltre al senso di colpa sono presenti vergogna e paura. Certo, che questi tre sentimenti non si possono nettamente separare tra di loro a livello fenomenologico.11 La colpevolezza nevrotica è inconscia, con un forte senso di colpa diffuso. Comune a questi due tipi di colpevolezza e cioè quella psicologica e quella nevrotica, è il fatto ehe il punto di riferimento è la stessa persona, il suo valore, non il bene oggettivo. Nel senso di colpa il soggetto, autovalutandosi, si scopre corne persona che puö arrecare danno, ma non corne persona inetta o incapace, cosa ehe avviene invece nella vergona. Il senso di colpa si distingue dalla vergogna o dall’imbarazzo perché riguarda una valutazione negativa non di inadeguatezza, ma di dannosità, e perché questa valutazione è legata non alla sfera deU’immagine ma a quella dell’equità.12 Per la confessione è necessaria ed è sufficiente la colpevolezza razionale, cioè un giudizio sugli atti commessi. Il cristiano si accosta al sacramento della Riconciliazione non con i sentimenti di colpa, bensi con la coscienza della propria colpevolezza.13 La colpevolezza agisce a tre livelli psicologici e a tre livelli religiosi. 11 Cf. KUGLER K., JONES W. H., On Conceptualizing and Assessing Guilt, in Journal of Personality and Social Psychology 62 (1992) 318-327. 12 Cf. POGGI I., Sensi di colpa, in Psicologia Contemporanea 21 (1994) N° 124,27- 33. 13 Cf. NOWAK A., Pastoralpsychologische Auffassung des Busssakraments, in Archiv für Religionspsychologie 15 (1982) 267-276. L'Autore afferma: "Zum Busssakrament kommt ein Christ nicht mit Schuldgefühlen, sondern mit Sündenbewusstsein".