Folia Theologica 5. (1994)

Julio García Martín: Alcune considerazioni sul carattere missionario del "Catechismo della Chiesa cattolica"

CARATTERE MISSIONARY DEL CATECHISMO 69 gnifica che non qualsiasi opera apostolica è opera missionaria nel senso stretto. A questa nozione attribuisce una connotazione particolare ehe la distingue dall’attività apostolica. La predicazione missionaria è il primo annunzio del Vangelio per suscitare la fede nei non credenti affinchè possano ricevere il Battesimo e incorporarsi alia Chiesa, mentre che la missione pastorale è la confermazione nella fede per aumentarla median­te la celebrazione dei sacramenti, l’approfondimento delle ragioni della fede, la esperienza della vita cristiana (n. 6). L’azione missionaria speci­fica ad gentes, dunque, va diretta a destinatari abbastanza diversi da quelli della pastorale ordinaria, considerati nel loro rapporte con la Chi­esa come società visibile (cfr. n. 4). L’azione missionaria si caratterizza per la estensione geografica e 1’aumento numerico (n. 7). Si fa notare la decisione e la forza con cui viene affermata 1’inseparabi- lità tra la predicazione della Parola di Dio e la ricezione dei sacramenti, come due elementi della medesima realtà, qual’è l’evangelizzazione. Il n. 1122 dice cost: “la missione di battezzare, dunque la missione sacramen- tale, è implicita nella missione di evangelizzare”. II sacramento dà il ve­ro significato all’azione missionaria perché da una parte impedisce ehe sia ridotta a semplice predicazione o alia promozione umana, e d’altra parte indica ehe 1’incoporazione alia Chiesa per mezzo del Battesimo è la méta della medesima. Allo stesso tempo spiega che la Chiesa è necessa­ria. Altra differeza tra ambedue attività segnalata dal Cetechismo è Lambito territoriale o locale della prima evangelizzazione ehe viene determinato dai destinatari della medesima. La prima evangelizzazione “incomincia con F annunzio del Vangelo ai popoli e ai gruppi ehe ancora non credono a Cristo” (n. 854). Dal punto di vista ecclesiastico nei suddetti popoli non esiste presenza della Chiesa e con la predicazione si tratta di costru- ire comunià cristiane e fondare chiese locali o particolari22. Indica, brevemente, le vie della missione, tra le quali rileva corne più ef­ficaci per l’impiantazione della Chiesa locale, la povertà, la obbedienza, il servizio e l’immolazione (n. 852; Cfr. AG 5) a imitazione di Cristo. “E’ evidente che la fécondité dell’apostolato, sia quello dei ministri ordi­nati sia quello dei laici, dipende dalla loro unione vitale con Cristo” (n. 864). 22 GIOVANNI PAOLO II, enc. Redemptoris Missio, 48-49. Cfr. GARCÍA MAR­TÍN, J., Las misiones en la enciclica «Redemptoris Missio» responsabilidad de toda la Iglesia, in CpRM 72 (1991) p. 307-312.

Next

/
Oldalképek
Tartalom