Folia Theologica 5. (1994)

József Török: Elementi nuovi e punti di vista per considerare l'appartenenza all'Europa della nostra poesia liturgica medievale in lingua latina

114 J. TÖRÖK Qui hodie baptizatur a iohanne, benedicat nos aeterna salvatione. Qui hodie lavat nos in iordane, muniat nos sua de sede. Super quem sancti spiritus hodie, hic benedicat nos visus columbae specie. Signum quem monstrat iohannes, benedicat nos deus venerantes. Agne dei patris, a malis nos tuearis. Qui vinum fecit de aqua, eruat nos a morte aeterna. II testo della seconda serie appare piu originale di quello della prima. La prima serie si ricollega alia festa di Natale, mentre la seconda a quella dell’Epifanie. Le nove benedizioni della festa deU’apparizione del Signo­re si raggruppano in tre volte tre testi, attorno a tre terni teologici. Questa composizione di contenuto non si trova nella prima serie. I terni dell’Epi- fania sono: l’adorazione dei Re Magi, il battesimo di Cristo, l’Agnello di Dio (due benedizioni) e le nozze di Cana (una benedizione, quell ultima). Illuminando le fonti di queste benedizioni riusciremmo a sapere di più sull'apparteneza dei fruitori dei codice: se sono stati chierici regolari o monaci o seguaci di qualche determinata spiritualità. Se invece si tratta di testi originali, scritti in Ungheria, devono essere considerati opere di- menticate della nostra poesia liturgica medievale, degne di essere conos- ciute, chissà anche di essere recitate in preghiera. Questi modesti testi della poesia liturgica richiamano l’attenzione dei ri- cercatori sul fatto ehe la letteratura liturgica deve eessere esaminato nel sui insieme, nel quadro della totalità della nostra letteratura medievale in lingua latina. In questo caso emergeranno non solo i punti di vista appe- na accennati ma anche altri, finora non considerati.

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