Folia Theologica 5. (1994)

Urbano Navarrete: Matrimonio e famiglia: due istituzioni complementari

MATRIMONIO E FAMIGLIA 9 La Chiesa, pur se nata in un ambiente culturale ebraico, trova nel’impero romano il luogo privilegiato dei suo consolidamento e della sua espansi- one. Per quanto riguarda il matrimonio, accetta il modello romano, lot- tando tenacemente per eliminare il divorzio, fino ad ottenere la vittoria completa verso la fine dei primo millennio. In questo modello di matrimonio ehe possiamo chiamare il matrimonio della cristianità, a prescindere del dato rivelato della sua sacramentalità, rileviamo la essenzialità di due elementi che senza dubbio costituiscono i valori più alti dell’istituzione: 1) La parità dei due sessi nei diritti fondamentali dei matrimonio. Questo principio esige inesorabilmente Peliminazione di ogni tipo di poligamia o di ogni discriminazione ehe metta la donna in una posizione d’inferio- rità riguardo all’uomo. 2) La liberté di scelta da parte dei contraenti, con esclusione di ogni in­tervento giuridico da parte di terzi. Questa liberté va interpretata, a mio avviso, corne un postulato della dignité della persona umana, che esige la piena autonómia in un settore quale è la “comunitá di vita e di amore” che tocca il più profondo dell’intimité della persona umana. Alle soglie dell’epoca moderna, questo modello di matrimonio cristiano in breve tempo viene a sostituire i modelli, generalmente poligamici, ehe erano in vigore nelle culture dei popoli del nuovo mondo occidentale e anche dei popoli meridionali dell’oriente fino dove giunse l’influsso evangelizzatore di Spagna e Portogallo. La riforma protestante, con la negazione della sacramentalità del matri­monio, segna il primo passo verso la secolarizzazione dell’istituzione, che troveré la sua piena attuazione dopo la rivoluzione francese con la introduzione del matrimonio civile, modello ehe accetteranno nel corso del secolo passato quasi tutti i codici civili dell’Europa e deli’America Latina, ispirati al codice napoleonico, e anche nei paesi a sistema giudico proprio del “Common Law”. Il matrimonio civile, con poche eccezioni, ammette il divorzio, il quale negli ultimi tempi va praticato, anche rigu­ardo al matrimonio concordatario, in misura tale da rendere estremamen- te labile la stabilité del matrimonio e quindi della famiglia. Questo modello di matrimonio, assieme al matrimonio religioso, costitu- isce il modello de matrimonio moderno proprio della cultura occidentale. In questo modello, anche in quello civili, si conservano come punti es-

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