Folia Theologica et Canonica 10. 32/24 (2021)

Ius canonicum

IL RUOLO DEL SACERDOTE NELLA VITA DELLA PARROCCHIA 225 lismo dell’episcopato francese, ehe aveva portato la Chiesa alia rovina spiri­tuale e materiale, era un’atrocitá per Tocqueville. Secondo questo clericalismo la Chiesa, come gerarchia e quindi come istituzione, era un potere politico. Cosi Tocqueville, avant da lettre, abbozzö ciö che i Padri del Concilio Vatica­no II insegnarono poi nel capitolo IV della Lumen Gentium: sono ora i laici che devono essere coinvolti politicamente e socialmente nei contesti secolari, partecipando a loro modo alTufficio profetico, sacerdotale e regale di Cristo. II ruolo dei sacerdote invece, é quello di incoraggiare i laici ad essere presenti nelle realtá politiche e sociali, di sostenerli quindi nella loro missione, inse­­gnando la fede, amministrando i sacramenti e guidando la Chiesa9. Tocqueville moströ cosi alia Chiesa il modo per difendere verita religiose e assolute, in una societá che non riconosce verita eteme e a farlo senza per questo essere considerata fondamentalista ed essere costretta a uscire dalia societá. II mezzo per raggiungere questo scopo é una divisione del lavoro: i sacerdoti e i vescovi devono svolgere il loro ministero nel santuario e procla­mare le verita della fede in modo integrale. L’impegno politico e sociale spet­­ta invece ai laici ehe devono sforzarsi di attuare politicamente e socialmente, con i mezzi consentiti in democrazia, ciö ehe rispecchia la loro fede. Questo é il modo in cui una comunitá religiosa, ehe rappresenta verita assolute, puö partecipare pacificamente e in modo costruttivo a una societá religiosamente neutrale, libera e aperta. E il modo in cui la Chiesa puö insegnare le sue veritá religiose in uno Stato in cui esistono solo opinioni e maggioranze10. Tocqueville quasi 200 anni fa fu profetico nella sua visione dei ruolo dei sacerdoti e dei laici. Anche il Concilio Vaticano II fu profetico 56 anni fa e lo é ancora. Purtroppo, la novitá del Vaticano II su questo téma é ancora troppo poco compresa nella Chiesa di oggi. C’e ancora molto clericalismo nei sacer­doti e nella gerarchia, cosa ehe si addice piű al tempo prima della Rivoluzione francese che alTepoca moderna. Questo approccio puramente sociologico, ehe potrebbe anche essere chia­­mato di filosofia politica, suggerisce la seguente conclusione: se si paria dei ruolo dei sacerdote nella parrocchia oggi, nelle societá secolari e post-cristia­­ne, allora lo si puö fare solo se si paria alio stesso tempo del ruolo dei laici. Solo se i laici capiscono qual é il loro ruolo nella societá e nella politica, il sacerdote puö vivere il suo ruolo. O per dirla in un altro modo: solo cosi puö limitarsi al suo ruolo, ehe non puö piu consistere nel praticare la politica con mezzi religiosi, ossia nelTabusare dei potere religioso a fini politici, quello ehe comunemente viene chiamato clericalismo. 9 Cfr. Grichting, M., Nel proprio nome, sotto la propria responsabilita. Una risposta cattolica al pluralismo, Siena 2019. 45-61; versioné in lingua tedesca: Im eigenen Namen, in eigener Verantwortung. Eine katholische Antwort auf den Pluralismus, Basel 2018. 43-59. 10 Cfr. ibid., 41-43; versioné in lingua tedesca, 37-41.

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