Folia Theologica et Canonica 10. 32/24 (2021)
Ius canonicum
222 MARTIN GRICHTING Si sarebbe potuto anche immaginare come titolo: “II ruolo delparroco nella parrocchia”, perché il termine “sacerdote” é generico. Nel contesto della parrocchia, puö significare “parroco” (CIC, c. 519), “parroco in solidum” (c. 517 §1) o “vicario” (cc. 545 segg.). Ci sono anche religiosi che aiutano nelle parrocchie o parroci emeriti che continuano a sostenere i loro fratelli. Diventerá chiaro piü avanti, perché, anche riguardo a questo aspetto, il titolo é ben sce'lto. La visione teologica o canonistica della nostra questione ci é ben nota, perché é stata spesso presentata dal Magistero della Chiesa negli ultimi tempi. Vorrei quindi evitare di ripetere semplicemente con altre parole ciö che é giá stato detto molte volte. Ricorderö solo brevemente i documenti essenziali. Prima di tutto si deve fare riferimento al Concilio Vaticano II (Lumen Gentium [nn. 10 e 28] e Presbyterorum ordinis), poi al documento dei Sinodo dei Vescovi dei 1971 e all’Esortazione Apostolica postsinodale Pastores dabo vobis (1992). Sono rilevanti anche il “Direttorio per il ministero e la vita dei presbiteri” (1994; nuova edizione 2013) e l’”Istruzione su alcune questioni circa la collaborazione dei fedeli laici al ministero dei sacerdoti” (1997). Sono importanti anche la lettera della Congregazione per il Clero “11 sacerdote, maestro della parola, ministro dei sacramenti e guida della comunitá” (1999) e 1’Istruzione “Il presbitero, pastore e guida della comunitá parrocchiale” (2002). Infine, ma non per questo di minor importanza, va ricordata l’lstruzione della Congregazione per il Clero “La conversione pastorale della comunitá parrocchiale al servizio della missione evangelizzatrice della Chiesa” (2020). II. Alexis de Tocqueville sul ruolo del sacerdote nella democrazia A partire dei tempi deH’Illuminismo e dopo la Rivoluzione francese, la Chiesa iniziö a vivere in una societá di liberi e uguali. Significa ehe Stato e Chiesa non si incontravano piü semplicemente nelle persone dell’Imperatore e dei Papa, dei re e dei vescovi, del sindaco e dei parroco. Adesso tutti i fedeli, in primo luogo i fedeli laici, sono diventati soggetti attivi nel campo politico. Dal momento in cui 1’alleanza tra trono e altare smise di esistere, la Chiesa do vette chiedersi quale ruolo dovesse ricoprire in quella nuova situazione politica e sociale. Come é noto, la Chiesa cereo il suo ruolo per molto tempo, si potrebbe dire per circa 150 anni. Con il Concilio Vaticano II finalmente lo trovö1. Sono convinto che i documenti dei Vaticano II siano ancora la Magna Charta per come la Chiesa dovrebbe posizionarsi in una societá di liberi e uguali. Per chiarire in cosa consiste questo ruolo, conviene far pariare un filosofo ehe fu anche sociologo. Lo considero un precursore degli insegnamenti essen-1 Si allude in primo luogo alia “Costituzione pastorale sulla Chiesa nel mondo contemporaneo” Gaudium et spes e alia “Dichiarazione sulla liberta religiosa” Dignitatis humanae.