Folia Theologica et Canonica 9. 31/23 (2020)
Recensions
342 RECENSIONS garantita Tindipendenza della giustizia, ehe il monarca non dicesse: adesso me ne occupo io. In uno Stato di diritto la giustizia deve fare il suo corso. II monarca, poi, pud concedere la grazia. Ma questa é un’altra storia” (pp. 134; 158). Infine, risulta toccante ed altamente istruttivo, e per questa ragione ho deciso di riportarlo, quanto l’A. serive a commento della lettera di ringraziamento per il lungo servizio svolto in favore della Santa Sede, da parte del Segretario di Stato, Pietro Parolin, a nome del Santo Padre Francesco. “Leggendo, con commozione, queste parole, pensavo ehe cosi si concludeva una lunga stagione di servizio della mia famiglia alia Sede Apostolica che, prima di me, aveva visto mio padre, come Direttore generale dei Monumenti, Musei e Gallerie Pontificie, e prima ancora mio nonno, Direttore de L’ Osservatore Romano per quarant’anni. Riandavo con la mente. Senza dolore per un evento atteso, per un’esperienza che doveva finire; che, anzi, per la benignitá del sovrano ("donee aliter provideatur ’(...) era scritto nel biglietto di proroga) si era protratta öltre due anni dopo il compimento dell’etá prevista dall’ordinamento giudiziario per l’andata a riposo dei magistrati. Ma con rimpianto, questo si, per una stagione ormai tramontata; per un pezzo della vita ehe si staccava ormai da me; per la molteplicitá di care memorie ehe venivano ineluttabilmente a disperdersi nel mare grande della esistenza” (p. 159). P Bruno Esposito, O. P. Carni, M., La responsabilitä civile della diocesi per i delitti commessi daipresbiteri. Profili canonistici e di diritto ecclesiastico, con prefazione di Carlo Cardia, Collana di Scienze Giuridiche e Sociali, Sezione Scuola di Alta Formazione in diritto Canonico, Ecclesiastico e Vaticano 18, Torino, Giappichelli, 2019, pp. XVIII-432 In questo volume TA., docente di diritto ecclesiastico presso l’Universitá di Macerata e di diritto canonico presso la LUMSA di Roma, affronta il téma dei delitti commessi dai presbiteri e la conseguente responsabilitá civile ehe puö derivare per Tente diocesi e Tente parrocchia di cui sono parte in forza dell’incardinazione e dell’assegnazione da parte del vescovo. Tematica, purtroppo di grande attualitá, in questi ultimi quasi venti anni per tutta una serie di fatti di cronaca ehe hanno visto come protagonisti, a dir il verő piú di qualche volta senza la possibilitá di stabilire oggettivamente la verita dei fatti e limitandosi in piú casi ad una ‘sentenza’ mediatica, dei sacerdoti dal comportamento non proprio esemplare, generando “(...) una preoccupazione non limitata al solo danno di immagine ed al vulnus che il chierico delinquente arreca alia compagine ecclesiale. Ne risulta infatti compromessa la stessa credibilitá della Chiesa come istituzione divina e dei vescovi come