Folia Theologica et Canonica 9. 31/23 (2020)
Recensions
338 RECENSIONS ciare coram Domino, é sempre e solo del Vescovo diocesano». II nostro autore sosteneva giá questa tesi tempore non suspecto, invocando a sostegno proprio LG 27: “(■•■) pare evidente l’indelegabilitá del munus iudicandi del Vescovo diocesano in questo tipo di processo, in virtu della sua derivazione dal pastoris munus” (p. 97). Inoltre, la questione circa la fase introduttiva e l’istruttoria del processo piu breve in quelle Diocesi ehe aderiscano ad un tribunale interdiocesano, trattata dal nostro A. alle pp. 121-125, assume rinnovato interessé alia luce del richiamato intervento del Santo Padre: “(•••) di affidare l’intero processo breviore al tribunale interdiocesano (sia del viciniore che di piű diocesi) porterebbe a snaturare e ridurre la figura del Vescovo padre, capo e giudice dei suoi fedeli a mero firmatario della sentenza”. In ogni caso, 1’opera si presenta come un “passaggio obbligato” per tutti quanti si occupino di processi matrimoniali, in quanto segna la fase (“calda” - come testimoniano il quinto capitolo e le Conclusioni) delTimmediata recezione della novella processuale e perché raccoglie le prime reazioni degli operátori alia stessa, nonché tutti i documenti (alcuni dei quali di difficile reperibilitá (p.es. si vedano le pp. 142, 150-152) ehe hanno caratterizzato tale momento. P Bruno Esposito, O. P. Capozza, M. T., Sacerdotium nelle Novelle di Giustiano. Consonantia (ax)U(pO)via) e amplificatio della res publica, LUMSA Collana di Scienze Giuridiche e Sociali, Sezione Ricerca, Torino, Giappichelli, 2018, pp. 182 I rapporti tra le comunitä politiche di sempre (imperi, monarchic e stati vari) e la Chiesa cattolica sono da sempre una vexata quaestio, soprattutto per quanto riguarda le qualitä di dette relazioni, visto ehe i rapporti in sé sono un dato storico incontrovertibile ab initio Ecclesiae. Problematica ehe potremo definire come ‘variazione sullo stesso tema’ in riferimento al trascorrere dei tempi, con accentuazioni molto diverse, ma sempre e comunque presente, in un modo od in altro, come conferma la recente crisi provocata dalia pandemia del cosiddetto coronavirus e, per esempio, i successivi "dialoghi’ tra Governo italiano e CEI riguardo Tesercizio del culto. Del resto lo stesso Concilio Vaticano II nella Cost. past. Gaudium et spes, in modo particolare nel cap. IV, pariando delle comunitä politiche ha affermato in modo chiaro, specialmente nei nn. 75-76, anche il tipo di rapporto ehe la Chiesa vuole instaurare con esse, cioé non una generica e contingente collaborazione, ma una vera e propria sana collaborazione e questo per il fatto ehe entrambe sono chiamate, anche se a titolo diverso, a servire le stesse persone come individui e nel loro relazionarsi in societá.