Folia Theologica et Canonica 7. 29/21 (2018)

Sacra theologia

26 ANDRE-MARIE JERUMANIS 1’apertura dialogale sül mondo é stata compresa in modo sbagliato e a proposito dell’identitä della Chiesa ribadisce ehe il sale non deve perdere il suo gusto'2. Per Balthasar la Chiesa é seconda, per quanto riguarda il mistero di Dio. al suo impegno nel mondo, ma non secondaria o estrinseca al mistero. Balthasar ricorderä sempre alia Chiesa il necessario decentramento (Entfaltung) - «Dio non ha voluto salvare solo la Chiesa ma il mondo»12 13 ma senza dimenticare di pariare di Einfaltung per la Chiesa, cioe di un ricentramento su Cristo e sui mis­tero trinitario. Balthasar non nega per la Chiesa il bisogno di decentramento ra­­dicale nella solidarietä con il mondo, ma la Chiesa non é una pura apertura, possiede un’interiori tä propria. Tutto proviene dall’Amore trinitario, ma si compie nella storia attraverso singole persone e comunita ecclesiali particolari. Esiste una figura della Chiesa ehe giustifica la sua missione. Balthasar si distac­­ca da una ecclesiologia “ecclesiocentrica”, ma non la rende superflua. 11 decent­ramento, giustamente, permette a Balthasar di optare per una Chiesa povera e serva ehe non ha paura dei mondo, ehe vive nel mondo, proprio perché ricentra­­ta su Cristo, sulla sua povertä, sui suo essere-per, sui suo pro nobis. E proprio in nome di questa visione ecclesiale che Balthasar durante la sua vita si é opposto sia all’integralismo tradizionalista ehe al progressismo liberale, due tendenze che derivano da una concezione sbagliata dei vivere 1’unita Chiesa-mondo. conseguendo da una ecclesiologia incompleta. Il criterio dei decentramento-ricentramento permette a Balthasar di riflutare, non solo il trionfalismo gerarchico. ma anche un altro trionfalismo, piü sottile e intellettuale, «quello delFideologia di comunita o di gruppo» insieme al rischio di formare una «Chiesa pura». Balthasar, che ha sempre difeso Fimportanza delle comunitä come segno dei tempi per la Chiesa, richiama Fassoluta neces­­sitä delFumiltä, al fine di evitare le tentazioni della mondanita e di un’autono­­mia chiusa. L’unica soluzione, secondo Balthasar, «puö essere Fapertura alia integrale cattolicitä della rivelazione divina, all’onnipotente impegno di Dio per il mondo in Gesü Cristo, ehe non tollera nella vita cristiana alcuna spiegazione precipitosa e definitiva, alcuna presunzione, alcuna imitazione definitiva e in­­terpretazione nei programmi e negli impegni, ma ehe ci sovrasta come “semp­­re-piü-grande”»14, che in definitiva rimane aperta alia guida dello Spirito Santo che governa la Tradizione in modo dinamico. La posizione di Balthasar cerca di superare la concezione del «cristiano ano­­nimo» ehe, se da una parte é lodevole in quanto vede Fazione della grazia fuori dalia Chiesa ed esprime Fapertura della Chiesa nei confronti dei mondo, tutta­­via «suscita anche 1'impressione in quelli ehe stanno al di fuori ehe la Chiesa 12 Cfr. Balthasar, H. U. v., Cordula oder der Ernstfall, Einsiedeln 1966. Balthasar, H. U. v.. Wer ist ein Christ?, Einsiedeln 1965. 13 Cfr. Balthasar, H. U. v. - Giussani, L., L'impegno del cristiano nel mondo, 21. 14 Ibid., 88-89.

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