Folia Theologica et Canonica 7. 29/21 (2018)

Sacra theologia

134 IZSÁK TÖRÖK c) lo stato emotivo riesce a ridirigere la sua attenzione (con una forte emozio­­ne positiva, riuscirä a concentrarsi su nuovi problemi e nuove soluzioni); d) cerca di motivare le sue emozioni (le sue emozioni possono motivare la sua perseveranza, pótra resistere anche di fronte ágii ostacoli o nelle espe­­rienze avverse). Anche il confessore che giä aveva percorso le 4 fasi, puö avere queste caratte­­ristiche speciali e puö suggerirle anche al penitente. Trovando spesso un peni­­tente scoraggiato, frustrato nel confessionale, il confessore potrebbe proporgli una pianificazione piü flessibile e un pensiero creativo per aiutarlo a cambiare la sua vita spirituale, cosi che non confessi sempre gli stessi peccati, mancanze. ma sappia considerare globalmente tutte le sfumature della sua vita, in modo da riconoscere situazioni, tentazioni, oppurtunitä con una prospettiva piü larga. II penitente con l’aiuto e 1’esperienza dei confessore puö rivolgere Fattenzione suile soluzioni migliori, mettendo l’accento sull’esercizio delle virtu e non fer­­mandosi soltanto nel combattimento contro le tentazioni; inoltre puö trovare anche in sé stesso le risorse nella perseveranza e resistenza, conoscendo semp­­licemente meglio le sue emozioni senza voler attendersi soltanto dei miracoli nel tentativo di diventare un cristiano migliore. Dunque, il modello ‘evolutivo' dell’intelligenza emozionale da mold suggerimenti sia per i confessori, sia per i penitenti ed offre un quadro completo della possibile maturazione, facilitando il confessare/si. III. L’intelligenza emozionale e l’accento specifico sull’ematia Come giä avevo accennato sopra, il ‘modello misto' delFintelligenza emozio­nale ha un approccio diverso: nella sua versioné ci sono piü intelligenze e una di queste é quell’emozionale. Per il modello misto ci sono dei tratti speciali, e Ia loro presenza indicherä Fintelligenza emozionale. P.e. nel modello misto di Goleman esistono 5 settori ehe insieme indicano la presenza dell’intelligenza emozionale: a) la conoscenza delle proprie emozioni; b) la gestione delle emozioni; c) la motivazione di sé stessi; d) 1’empatia; e) la gestione delle proprie relazioni4*. 48 48 Cfr. Salovey, P. - Mayer, J. D., Emotional Intelligence, 88. Goleman, D., Emotional Intelli­gence, 283-284.

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