Folia Theologica et Canonica 7. 29/21 (2018)
Sacra theologia
FOLIA THEOLOGICA ET CANONICA (2018) 123-145 Izsák Török COME AIUTARE NELLA CONFESSIONE CON L’EMPOWERMENT E CON LTNTELLIGENZA EMOZIONALE Introduzione; I. La capacitä dell’empowerment e LA FACILITAZIONE NELL’ACCOGLIENZA DELLE EMOZIONi; II. La CAPACITÄ DELLTNTELLIGENZA EMOZIONALE NELLA CONFESSIONE; III. LTNTELLIGENZA EMOZIONALE E L’ACCENTO SPECIFICO SULL’EMATIA; CONCLUSIONE Introduzione Sia da penitente sia da confessore, dopo tanti anni passati ho fatto diverse esperienze del confessare/si. Poco tempo fa un confessore con una freddezza estre - ma, dopo avenni ascoltato, mi ha dato una penitenza ehe era stabilita numericamente (24 ore senza mangiare) e poi mi dava l'assoluzione in lingua latina. Io mi domandavo se lui usasse la stessa pratica anche con tutti gli altri penitenti. Questa sua freddezza mi ha lasciato un po' perplesso, pero nello stesso momento mi riconoscevo in lui, perché ho sperimentato questa ‘freddezza emozionale’ anche su me stesso da confessore, specialmente nei periodi quando c’erano lunghe file di penitenti e mi premeva concedere loro un tempo adeguato ma non troppo lungo: il penitente poteva avere 1'impressione di un freddo allontanamento emozionale dal suo vissuto autentico e di non poter sperimentare la gioia dei suo ritorno al Padre misericordioso, per colpa mia, dei confessore! La freddezza emozionale alia fine mi sembra ehe non aiuti nella confessione, anzi allontana, lascia perplessi, specialmente quando si tratta delle prime confessioni dei bambini e degli adolescenti! Ma per quale motivo pariare di emozioni, stati emotivi, reazioni affettive nella confessione, quando forse basterebbe cercare una conoscenza oggettiva sui peccati, poi misurare precisamente la penitenza basandosi sui peccati elencati e alia fine decidere di dare o meno 1’assoluzione? Meglio escludere ogni traccia di ‘soggettivismo’ nella confessione? Sarebbe possibile ignorare dei tutto le emozioni nel confessare/si? Oppure sarebbe meglio accettare, accogliere le emozioni nella confessione perché fanno parte dell’intero vissuto umano e nella confessione noi ci portiamo dentro tutto ciö ehe siamo e abbiamo? E se la freddezza emozionale allontana, allora come accogliere ed accettare le emozioni nella confessione? Fin dove sarebbe permesso di arrivare con le espressioni e gestione delle emozioni nella confessione? Esiste forse qualche metodo per aiutare i confessori ad accogliere e gestire