Folia Theologica et Canonica 6. 28/20 (2017)

IUS CANONICUM - Péter Erdő, Criteri di discernimento nell’attivita normativae di governo della Chiesa

76 PÉTER CARD. ERDŐ Nel contesto del discernimento amministrativo viene formulato nel Codice di Diritto Canonico, come criterio dell'applicazione delle leggi, la salvezza delle anime, che “deve sempre essere nella Chiesa la legge suprema” (CIC Can. 1752). Nel canone si tratta dell'applicazione delle norme riguardanti la rimozione dei parroci nelle cause del loro trasferimento, cioè in una situazione simile ma non uguale. Si nomina qui come criterio di discernimento anche l’equità canonica di cui parlavamo sopra. Ma la salvezza delle anime emerge in una forma solenne. Sembra indiscutibile che la forma usata dal Codice ha come precedenti cultura­li le formule usate nel diritto romano della tarda repubblica, dove la proclama­zione dello stato di emergenza avveniva con le formule “salus populi suprema lex esto”33 e probabilmente anche con il famoso aforisma “videant consules, ne quid res publica detrimenti capiat”3*. Con tale formula il Senato autorizzava i magistrati ad usare la forza militare, contro i nemici applicando anche la pena capitale se necessario, senza osservare le modalità previste per il processo pe­nale53 54 55. Alla luce di questi precedenti e nel contesto dei codici vigenti (cfr. CIC Cann. 17 e 19), risulta chiaro che la salvezza delle anime non si intende nel sen­so privatistico, bensì come supremo principio di diritto pubblico che esprime la missione della Chiesa intera. Si tratta di un criterio teologico il quale non si op­pone all’osservanza delle norme canoniche positive, ma può offrire anche un mezzo per superare il senso letterale delle medesime, non come norma esterna al sistema canonico, bensì come suo criterio interno e sua base di legittimità56. Riassunto Riassumendo possiamo constatare che la messa in rilievo del discernimento nel campo dell’esercizio del governo della Chiesa non è in nessun modo un appello all'arbitrarietà, ma rappresenta un aiuto ad approfondire la consapevolezza della complessità teologica e sociale dell’attività governativa, e a rendere più semplice e più organico il meccanismo del suo esercizio nella Chiesa comunione e sacra­mento di salvezza. 53 Cicero, De legibus, 338; cfr. Erdő, P., Salus Animarum: Suprema Lex. La funzione dei riferi­menti alla salvezza delle anime nei due Codici della Chiesa cattolica, in lus Ecclesiarum vehi- culum caritatis (Atti del simposio internazionale per il decennale dell’entrata in vigore del Co­dex Canonum Ecclesiarum Orientalium. Città del Vaticano, 19-23 novembre 2001), Città del Vaticano 2004. 573-585, specialmente 579-580. 54 Cfr. Erdő, P., Salus Animarum, 579. 55 Erdő, P„ Salus Animarum, 579. 56 Sul ruolo dei criteri teologici neM’aplicazione del diritto canonico codificato è la flessibilità delPordinamento canonico vedi per es. Erdő, P., Rigidità ed elasticità, 155-162.

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