Folia Theologica et Canonica 6. 28/20 (2017)

RECENSIONS

RECENSIONS 265 tituzioni che esercitano la suprema autorità, il Romano Pontefice e il Collegio dei Vescovi, e le istituzioni di assistenza alla funzione del primato, il Sinodo dei Vescovi, il Collegio cardinalizio, la Curia romana, i Legati pontifici ed il nuovo Consiglio dei Cardinali creato da Papa Francesco. Una parte intera è de­dicata al diritto delle persone, del clero e dei laici, alle associazioni, alla nozio­ne di persona giuridica. Infine, un’ultima parte commenta i canoni del Libro I delle norme generali che consentono all’autore di affrontare le questioni cano­niche sulla potestà di governo e gli strumenti giuridici che consentono di eser­citarlo. Il presente volume, è scritto nella prefazione, considera il Diritto cano­nico come uno strumento al servizio del fine salvifico della Chiesa, per il quale riceve da Cristo una funzione mediatrice della grazia di Dio, da proporre e tra­durre nella vita quotidiana dei fedeli. La conoscenza di questa storia, è senz’alt­ro uno strumento di riferimento per le persone che svolgono una funzione nel ministero di governo nella Chiesa e per coloro che vogliono saperne di più sull’istituzione ecclesiale. È per questo che esistono un insieme di regole che organizzano l’attività della Chiesa, contenute principalmente nel Codice di Di­ritto Canonico del 1983 e nel Codice dei Canoni delle Chiese Orientali del 1990. Infatti, “Con i due Codici la Chiesa può respirare a pieno ritmo di vita con i suoi due polmoni, d’Oriente e d’Occidente”, secondo l’espressione di san Giovanni Paolo II mutuata dal poeta russo Vjacielav Ivanov. Questa immagine dei due polmoni c’invita a recuperare la verità dell’ordinamento canonico come “cor­pus”, quindi come un organismo vivente con una sua anima, fonte di vita. L'A. riesce quindi a mostrare, da una parte, come il Diritto canonico si “autoimpone” perché è il frutto dell’infaticabile ricerca della Chiesa del piano salvifico di Dio pere su di essa, promulgata dalle autorità che hanno la compe­tenza per farlo, in costante riferimento alla Parola e alla Tradizione. Autorità che ha sempre la coscienza di non essere “padrona” ma semplice “amministrat- rice” di quanto le è stato consegnato (cf / Cor 4, 1-2). Dall’altra parte, che il Diritto canonico è una vera e propria “scienza” che usa allo stesso tempo le ca­tegorie giuridiche comuni ai vari ordinamenti giuridici, ma con una originalità ed unicità che le sono date dalla sua specifica natura. P. Bruno Esposito, O.P. D’Avenia, A., L’arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita, Mondadori, Milano 2016, pp. 209 Alessandro D’Avenia, nato a Palermo nel 1977, è dottore di ricerca in Lettere classiche ed anche sceneggiatore cinematografico. Prima di quest'opera pro­posta, ha scritto il suo romanzo Bianca come il latte, rossa come il sangue (2010), tradotto in 23 paesi, oltre a Cose che nessuno sa (2011 ) e Ciò che inferno non è

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