Folia Theologica et Canonica 5. 27/19 (2016)
SACRA THEOLOGIA - Krisztián Vincze, L’io di fronte all’Assoluto - Lo spirito dell ’uomo tra disperazione e Dio
68 KRISZTIÁN VINCZE che poi deve andare avanti, che si deve trasformare in un’altra relazione che è la relazione della relazione antecedente a se stessa.” Tutto questo significa che la relazione dell’uomo a se stesso non può essere capito come uno stato ontologico fissato, ma è un’attitudine dinamica, è un processo. In altro modo potremmo dire che nella visione kierkegaardiana è vista una sintesi dell’uomo in quanto l’uomo è composto di corpo e anima. Il corpo è il castone delle necessità, del finito e della temporalità; l’anima però contiene in se la possibilità, l’infinito e l’eternità. La relazione tra corpo e anima è una relazione primaria, è di prima ordine, che caratterizza tutti e che è la base di tutte le persone umane. E una relazione che fonda 1’esistenza umana. Dopo questo però deve seguire una seconda relazione in cui l’uomo diviene spirito e inizia a rapportarsi a se stesso. In Hegel il soggetto della dialettica è lo spirito, ma lo spirito è in ultima istanza l’infinito stesso: i termini antitetici della dialettica non sono che le sue astrazioni e le sue manifestazioni finite! "In Kierkegaard invece lo spirito non è che la soggettività finita in cui finito ed infinito vengono messi in tensione.”13 14 Il processo del divenire spirito è realizzabile tramite una relazione verso se stesso e verso Dio. in cui l'uomo viene individualizzato.15 Tutto sommato La malattia mortale parla di una quadrupla polarizzazione dell'uomo: corpo-anima, finitezza-infinitezza, necessità-possibilità, temporaleeterno. Questa quadrupla polarizzazione è la cornice ontologica dell’identità personale, è il punto di partenza del processo dello sviluppo dell’io. Se il filosofo danese parla delle modalità esistenziali, delle modalità estetica, etica o religiosa, lui indica il successo o il fallimento della sintonizzazione degli elementi della polarizzazione umana. Le diverse modalità esistenziali si riferiscono quindi ai modi diversi ossia alle prove diversi della sintonizzazione degli elementi della quadrupla polarizzazione. La malattia mortale paragona la possibile sintonizzazione della polarizzazione ad una grande casa che ha più piani, ha diverse stanze, ha anche un giardino, ma può darsi che qualcuno degli abi-13 “The relation between the psychical and the physical is a first relation. If, however, the first relation relates itself to itself, this relation is the positive third, and this is the self." Ibid. 14 Adixolfi, I., // cerchio spezzato. Linee di antropologia in PascaI e Kierkegaard, Roma 2000. 170. Isabella Adinolfì si riferisce anche al lavoro di Virgilio Melchiore che scrive: ''L'infinito, mentre è costitutivo della relazionalità propriamente umana, è però anche l’Altro della relazione, ciò che pone lo spirito in quanto relazione!” Melchiore, V., La dialettica della 'ripresa’, in Saggi su Kierkegaard, Genova 1998.2 13-44, 18. 15 “Anti-Cliamcus is implying that the telos ofpersonhood transcends that of any animal kind: spirit essentially involves an individualizing relation to God.” Davenport, J. .1., Selfhood and ‘Spirit’, 236. Questo pensiero viene accentuato quando Isabella Adinolfi scrive: “La sintesi dello spirito ha allora il suo significato più profondo nell'essere relazione con la trascendenza che ha posto il rapporto. Per Hegel finito e infinito sono risolti totalmente. Per Kierkegaard l’infinito è ad un tempo nell'uomo e fuori dell’uomo, è ad un tempo immanente e trascendente.” Adinolfi, I., Il cerchio spezzato, 170.