Folia Theologica et Canonica 4. 26/18 (2015)
RECENSIONS
RECENSIONS 277 chiarazione di nullità di matrimonio, se persone omosessuali conviventi credono che il loro comportamento non è più peccato o se un parroco dice a dei divorziati risposati che possono tranquillamente accostarsi all'Eucarestia, questo è segno che qualcosa deve essere rivisto nel modo di comunicare ed informare, e questo non significa sicuramente giudicare le intenzioni ed i propositi di nessuno, ma essere realisti e fare il meglio per il bene del Popolo di Dio. Infatti, la Chiesa è fedele alla missione datale da Cristo nella misura in cui è impegnata senza riserve a servire la Parola di Dio per gli uomini. Un ministero sicuramente impegnativo e delicato che richiede una continua attenzione e capacità di discernimento, una pronta disponibilità al dialogo, al confronto al fine di attualizzare la verità di Dio, che non cambia, per incarnarla nelle diverse culture per facilitarne l’accoglienza e la comprensione (cf Me 6, 11). In tutto questo impegno nell’annuncio di quella verità che sola veramente libera (cf Gv 8, 32), i pastori della Chiesa non dovranno, comunque, mai illudersi, di ricevere l’accoglienza del mondo (cf Gv 15, 18-21) e umilmente dovranno sentirsi sempre amministratori delle cose di Dio (cf 1 Cor 4, 1-2) e di essere chiamati da Cristo ad essere quel sale che dà veramente gusto alla vita (cf Mr 5, 13; Ef 4, 1-24), coscienti di dover essere sempre e dovunque testimoni credibili che invitano a condividere la gioia e la fortuna dell’essere cristiani agli e con gli altri, proponendo alla loro libera, cosciente e responsabile scelta il progetto originale di Dio sul matrimonio con il medesimo spirito, rispetto ed atteggiamento del Signore: “(...) se vuoi entrare nella vita (...)” (Mt 19, 17; e cf anche Me 6, 7-13) questo è l’unico e vero matrimonio. P. Bruno Esposito, O.P. Szuromi, Szabolcs Anzelm, Dottrina e disciplina della Chiesa. Teoria -fonti — istituti (Aus Religion und Recht 20), Frank & Timme, Verlag für wissenschaftliche Literatur, Berlin 2016, pp. 164 “(...) the Catholic Church as visible unity appears in an institutionally organized form. In order to preserve this unity, and to promote the Church’s particular aims, canonical forms have been devised right from the apostolic era. Canon law, as a system of the Church’s disciplinary rules that directs Christ’s faithful (christifideles) “to divine worship, peace, and preserving Christian justice, at last to reach the eternal happiness” (...), may for this reason actually be considered as “sacred law” (ius sacrum), since its norms promote, directly or indirectly, the sanctification of the individual persons. If we contrast this with the norms regulating the common life of the human community {ius civile), then we may call it in a broad sense divine law (ius divinum), or law bound to the divine law, because a canonical law has a special bond to the divine law (...). On the one hand, numerous positive ecclesiastical laws merely formulate the divine