Folia Theologica et Canonica 4. 26/18 (2015)
IUS CANONICUM - Carlos José Errázuriz M., Sul rapporto tra teologia e Diritto canonico: il binomio dottrina-disciplina
208 CARLOS JOSÉ ERRÁZURIZ M. scienze diverse. Non è lo stesso studiare una relazione sociale ecclesiale in ragione di quanto dovuto da una persona ad un’altra (sub ratione iusti), o studiarla sub ratione Deitatis»'0. Così come ho voluto sottolineare il posto del diritto naturale nel pensiero di Mörsdorf, mi è parso conveniente mettere in risalto il ruolo della fede soprannaturale nell'approccio di Hervada. Ripeto che così facendo non intendo minimamente diminuire la portata delle loro differenze, peraltro così evidenti nelle stesse citazioni riportate. Mi preme però evidenziare che in due canonisti che hanno fatto davvero scuola e che hanno fortemente cercato, ciascuno a modo suo, il rinnovamento della canonistica nel XX secolo, si trova una comunità di idee che rimanda ad una tradizione condivisa. Dalla loro visione, che coglie il diritto nella stessa realtà ecclesiale, separandosi decisamente da ogni riduzione positivistica, viene fuori una lezione molto attuale per il nostro tema: l’approfondimento vero dei rapporti tra teologia e diritto canonico, tra dottrina e disciplina, non può che prendere le mosse da quel radicato senso realistico di unità tra questi aspetti, che appartiene alla tradizione canonica e, nella sua sostanza, alla stessa sacra Tradizione della Chiesa. II. Verso un approfondimento alla luce DEL DIRITTO COME OGGETTO DELLA GIUSTIZIA È certamente possibile fare molte considerazioni di principio circa l’inseparabilità tra dottrina e disciplina, e pertanto tra teologia e diritto canonico. In fondo è facile accorgersi che è in gioco l'unità tra verità e vita, non essendo separabile, né tanto meno contrapponibile, Cristo Verità e Cristo Vita (cfr. Gv 14. 6). Ogni dicotomia tra l'intelligenza della fede e la prassi cristiana impedisce di cogliere adeguatamente tanto la rilevanza vitale della fede quanto il fondamento veritativo dell'agire in Cristo. Pur essendo validissime queste risposte e altre simili, per approfondire la nostra questione occorre situarle nell'ambito specifico del diritto. Si tratta di evitare il rischio, non infrequente, di elaborare discorsi fondamentali sul diritto nella Chiesa, senza aver chiarito in che cosa esso consista. Inoltre, il più delle volte l'idea di diritto che continua a serpeggiare è quella di stampo positivisti- co, con la quale non si riesce nemmeno ad approfondire realmente il problema. Anzitutto, andrebbe messa in dubbio la solita identihcazione tra disciplina ecclesiastica e diritto canonico, come se la nozione di disciplina fosse in grado di esprimere l'essenza della realtà giuridico-ecclesiale. Il Grande Dizionario della Lingua Italiana dell'UTET presenta come ultima accezione della parola 10 10 Pensieri di un canonista nell ’ora presente, 20-21.