Folia Theologica et Canonica 4. 26/18 (2015)

SACRA THEOLOGIA - Izsák Török, Come poter aiutare meglio i nostri pazienti credenti. Illustrazione tramite due casi

100 IZSÁK TÖRÖK nel curarle da parte dello psicologo vi è più flessibilità è sempre giustificabile", perché sembra che la co-influenza tra la vita psichica e spirituale in questi casi sia più forte. Alcuni naturalmente hanno dubbi su una collaborazione tra psicologia e teo­logia per motivi di troppo o troppo poco coinvolgimento - si oppongono pro­prio per motivi delle controtrasferenze-, ma ci sono anche esperti professionisti che invece ritengono più efficace una collaborazione piuttosto che la sua man­canza. Secondo Rizzuto il problema più grande è che “La maggior parte dei te­rapeuti non ha ricevuto istruzioni in merito”11 12. Se riceveranno l’istruzione, di si­curo saranno attenti ai processi raccomandati da Rizzuto: “Il terapeuta deve prestare molta attenzione al suo controtrasfert: c'è la la tentazione di considera­re il proprio Dio identico a quello del paziente, tentazione particolarmente forte quando terapeuta e paziente condividono la stessa confessione religiosa; il tera­peuta deve avere libertà e immaginazione; l’obiettivo sia nella consulenza pas­torale, nella direzione spirituale è lo stesso: aiutare la persona a trovare un’ autentico accesso al Dio personale, un Dio significativo dal punto di vista psi­codinamico. un Dio che cerca di servire e amare”13 Dunque sarebbe auspicabile, invece di sospettarsi e invidiarsi a vicenda, una collaborazione più stretta tra psicologi e teologi, ma per ottenere ciò, ci vorrebbe più formazione e più sensibilità sia per i rappresentanti della religione che per i terapeuti14. Questa collaborazione auspicabile in futuro: infatti solo nell’ambito della religione ebraico-cristiana era possibile che le scienze si sviluppassero a differenza di quanto é constatabile in altre religioni15. Conclusione Attraverso due casi patologici ho cercato di dimostrare che nella cura e nella guarigione di persone credenti, ma con difficoltà a livello psichico sarebbe ben­venuta nel futuro una collaborazione più stretta tra psicologia e religione. Questo non significa voler confondere i due ambiti diversi e ben distinti coi propri metodi! Come scrive Rizzuto: "Gli psicologi e gli psicoanalisti non han­no strumenti operazionali per individuare la presenza del potere effettivo della Grazia di Dio. L’affermazione che in una determinata situazione c’è la Grazia 11 Lovinger, R. J., Religious Imagery in the Psychotherapy of a Borderline Patient, in Spero, M. H. (ed.), Psychotherapy of the Religious Patient, 203. 12 Rizzuto, A-M., Processi psicodinamici nella vita religiosa e spirituale, in 3D. Tredimensioni. Psicologia, Spiritualità, Formazione, 27. Articolo originale: Ciotti, P. (trad.), Psychodynamic Processes in Religion and Spiritual Life, in Pastoral Sciences 2 (2004) 9-28. 13 Rizzuto, A-M., Processi psicodinamici nella vita religiosa e spirituale, 27-29. 14 Lovinger, R. J., Working with Religious Issues in Therapy, 210. 15 Lovinger, R. J., Working with Religious Issues in Therapy, 9.

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