Folia Theologica et Canonica 3. 25/17 (2014)
IUS CANONICUM - Szabolcs Anzelm Szuromi, O.Praem., La fondazione delle universitanel medioevo e le particolarita dell’insegnamento universitario
LA FONDAZIONE DELLE UNIVERSITÀ NEL MEDIOEVO... 127 lena dell’imperatore o del re e nell’amministrazione della giustizia. A questo bisogna aggiungere l’ingrandimento delle città che ha contribbuito molto allo sviluppo delle università. Bisogna pensare, sopratutto a quegli studenti che spervano di ricevere una funzione all’interno dell’amministrazione pubblica per questo sceglievano lo studio universitario nelle città. Nonostante tutto questo il clero che frequentava gli studi universitari continuerà ad essere determinante tre il XII e XIV secolo, non solo nell’acquisizione dei gradi accademici nel campo della teologia e del diritto canonico ma anche nell’apprendimento nel campo della giurisprudenza.11 L’insegnamento avveniva in più fasi. La formazione universitaria poteva essere scelta dopo che lo studente aveva portato a termine e completato l’apprendimento delle sette discipline ovvero sette arti liberali (septem artes liberales), che comprendeva i seguenti studi: grammatica, retorica, dialettica, aritmetica, musica, geometria e astronomia. Le sette discipline eranno suddivise in due sottogruppi: nel primo gruppo vi appartenevano le prime tre arti ed erano denominati trivium ed erano insegnati generalmente nella scuola parrocchiale, mentre le restanti quattro arti erano denominati quadrivium e serviva per preparare gli studenti ad un livello di studi superiori. Lo studio di queste discipline avveniva in una facoltà separata (facultas artium) dalla quale, più tardi, nasceranno le facoltà di lettere e filosofia. Al termine della formazione iniziale, lo studente riceveva la corona d’alloro e denominato in seguito baccalaureato baccalaureus. Poi arrivava l’esame professionale secondo la corporazione con l’acquisizione della licenza d’insegnamento - licentia - che terminava con la discussione di una tesi davanti alla persona dell 'arcidiacono. Essa veniva contata come un diploma in master, ovvero dopo aver completato con successo l’esame, il candidato diveniva membro del corpo docente .12 La maggior parte degli studenti con l’acquisizione della licenza terminava gli studi universitari. Dato che chi desiderava procurarsi il dottorato, doveva risiedere all’estero, i costi erano più elevati, per non menzionare il prezzo alto del dottorato, il cui pagamento in generale era del tutto impossibile per gli studenti universitari che accumulavano un debito perenne. Il culmine degli studi era l’assegnazione del titolo di dottorato. Il significato del termine era formazione, insegnamento facendo riferimento, che con l’acquisizione del titolo di laurea significava essere competenti, 11 Gilles, H., Les clercs et l’enseignement du droit romain, in Eglise et culture en France méridionale (XIIe-XIVe siècle) [Cahiers de Fanjeaux 35], Toulouse 2000. 375-387. Lefebvre-Teil- lard, A., L’école parisienne et la formation politique des clercs au début du XIIIe siècle, in Krynen, J. - Stolleis, M. (ed.), Science politique et droit public dans les facultés de droit européennes (XIIIe-XVIIIe siècle) [Studien zur europäischen Rechtsgeschichte 229], Frankfurt am Main 2008. 23-40. 12 Nardi, P., “Licentia ubique docendi" e “Studium generale" nel pensiero giuridico del secolo XIII, in Birocchi, I. - Cara vale, M. - Cinte, E. - Petronio, U. (ed.), A Ennio Cortese, Roma 2001. II. 470-477.