Folia Theologica et Canonica 2. 24/16 (2013)

IUS CANONICUM - Forteenth International Conference «Questioni sul tema della provisione canonica degli uffici ecclesiastici» 11th February 2013 Velasio De Paolis, C. S., Il Codice del 1983 ultimo documento del Vaticano II

IL CODICE DEL 1983 ULTIMO DOCUMENTO DEL VATICANO II 231 Non è solo un codice di norme redatte da tecnici del diritto, ma respira con la teologia e la spiritualità della Chiesa: “Alla sua redazione ha pure recato un contributo illuminante lo sforzo dei teologi, che hanno messo in evidenza, nel mistero della Chiesa contemplato con amore, le componenti essenziali volute da Cristo, Verbo Incarnato, suo fondatore e capo.”21 22 Il 9 dicembre 1983 ai partecipanti ad un corso di introduzione al nuovo Codice di Diritto Canonico, Giovanni Paolo II diceva: “1. (...) Il Codice porta a compimento l’opera del Concilio Vaticano II. Mai un Concilio Ecumenico ha dato l’avvio ad un tale rinnovamento, mai un Codice si è prefissato con tanta cura di cercare di inserire un Concilio nella vita. 2. A voi certamente non è sfuggita l’importanza di questo momento storico, unico nella vita della Chiesa e già ne pregustate i felici risultati. Il favorevole eco di con­sensi col quale il Codice è stato accolto nella Chiesa è una grazia, è un segno dello Spirito. Ciò che è stato meditato e pregato nel Concilio, ciò che è stato voluto come comunione di tutti nella forza dello Spirito, consentirà alla Chiesa di essere quella grande fraternità sacramentale dei battezzati, immagine della Santa Trinità, da cui essa trae la sua unità: plebs sancta de imitate Patris et Filii et Spiritus Sancii coad­unata. 3. Il Codice è frutto di questa contemplazione; pertanto è in tale luce che esso deve essere compreso e diligentemente applicato: esso diventerà, così, strumento di ordine e di pace, vincolo di comunione, diritto di carità, diritto dello Spirito Santo. Nel vedere in quante lingue è già stato tradotto, come è studiato, compreso e dif­fuso, voi vi rallegrerete con me per i frutti che esso apporta e prepara e perciò che rinnova le nostre attitudini e le nostre mentalità, i nostri pensieri e i nostri cuori. Ultimo documento conciliare, il Codice sarà il primo a inserire tutto il Concilio in tutta la vita.”11 Nel discorso Ad Praelatos Auditores Ceterosque Officiales et Administras Tribunalis Sacrae Rotae coram admissos il Papa affermava: “Mi sembra che l’auspicio di Paolo VI si sia ampiamente avverato nei testi legislativi del nuovo Codice: la dottrina ecclesiologica, conforme agli insegnamenti del Vaticano II, e le indicazioni pastorali in esso contenute gli assicurano una ricchezza sti­molante ed una aderenza concreta alla realtà, che meritano di essere attenta­mente studiate per essere poi generosamente applicate alla vita della Chiesa.”23 Egli denuncia la falsa contrapposizione tra libertà e carismi, e legge della Chiesa: anzi la legge è al servizio di essa. 21 Communicationes 15 (1983) 125. 22 Communicationes 15 (1983) 128. 23 Communicationes 15 (1983) 21.

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