Folia Theologica et Canonica 1. 23/15 (2012)
IUS CANONICUM - Adolfo Longhitano, L’insegnamento delle discipline teologiche nella formazione dei seminaristi
L INSEGNAMENTO DELLE DISCIPLINETEOLOGICHE... 263 L’indicazione-guida del documento conciliare, che dovrebbe aiutare il pas- saggio da un insegnamento per nozioni a un percorso formativo, sembra poter- si riassumere nel binomio “distinzione/convergenza” fra la filosofia e la teológia e nel fine unitario ehe devono raggiungere: la comprensione del mistero di Cristo e la propria adesione personale. L’importanza ehe i padri conciliari danno a questa diversa impostazione del progetto formativo puè essere valutata dalla norma operativa ehe troviamo for- mulata preliminarmente, prima delle concrete indicazioni suH’ordinamento degli studi: “Affinché questa prospettiva d’insieme venga data agli alunni fin dalla soglia della loro formazione, gli studi ecclesiastici incomincino con un corso introduttivo da protrarsi per un tempo conveniente. In questa iniziazione agli studi, il mistero della salvezza sia proposto in modo ehe gli alunni possano percepire il senso degli studi ecclesiastici, la loro struttura e il loro fine pastorale, e insieme siano aiutati a far della fede il fondamento e l’anima di tutta la loro vita e vengano consolidati nelF- abbracciare la loro vocazione con piena dedizione personale e con cuore gioioso”7. Fissati i principi generali ai quali deve ispirarsi l’insegnamento ai candidati all’ordine sacro, il documento entra nei dettagli, dando i criteri per distinguere le discipline teologiche principali dalle secondarie e per rivedere l’ordinamento degli studi. L’insegnamento delle diverse discipline teologiche deve avere come fonte la Rivelazione e deve andare öltre la dimensione dottrinale per coinvolge- re anche la vita spirituale degli alunni, in vista di un fecondo ministero presbi- terale8. Se fonte deli’insegnamento è la Rivelazione, lo studio della Sacra Scrittura occupa il primo posto e deve essere considerata come l’anima e il primo riferi- mento di tutte le discipline teologiche9: Nel documento conciliare troviamo a questo punto una serie di criteri metodologici per lo studio delle diverse dis7 OT 14 Enchiridion Vaticanum, 1. 801. Come sussidio all’attuazione di questa norma fu predis- posto un manuale da Rahner, K., Corso fondamentale sullafede. Introduzione al concetto di cristianesimo (trad, it.), Cinisello Balsamo 2005.6 8 “Le discipline teologiche, alla luce della fede e sotto la guida dei magistero della Chiesa siano insegnate in maniera ehe gli alunni possano attingere accuratamente la dottrina cattolica dalla divina Rivelazione, la penetrino profondamente, la rendano alimento della propria vita spirituale e siano in grado di annunziarla, esporla e difenderla nel ministero sacerdotale” OT 15: Enchiridion Vaticanum, 1.802. 9 “Con particolare diligenza si curi la formazione degli alunni con lo studio della Sacra Scrittura, ehe deve essere corne l’anima di tutta la teológia. Premessa una appropriata introduzione, essi vengano iniziati accuratamente al metodo dell’esegesi, apprendano i massimi terni della divina Rivelazione e ricevano incitamento e nutrimento dalla quotidiana lettura e meditazione dei libri santi” OT 16: Enchiridion Vaticanum, 1.805.