Folia Canonica 12. (2009)

STUDIES - Carlos Larrainzar: Metodi per l'analisi della formazione letteraroa del Decretum, Gratiani. "Tappe" e "Schemi" di redazione

METODI PER L’ANALISI DELLA FORMÁZ IONE LETTERARIA... 51 7. Concludo. Lasciando ora da parte le riflessioni sul metodo dirô qualcosa sulle motivazioni di questa ricerca. E lo dirô per immagini. Noi ci awiciniamo al Decretum Gratiani non perché desideriamo recuperare la vivezza dei colori di un Michelangelo negli affreschi della Cappella Sistina, quei colori oscurati dal fumo dei secoli o dalle patine dei corruttori bénintenzionati. Noi ci awiciniamo per­ché la Cappella Sistina è la fides apostolica, quella fede ehe oggi chiede di essere approfondita in ordine a molti aspetti — solo all’apparenza assai chiari — nel con- testo dei dialogo ecumenico verso l’unità dei cristiani. Non è difficile fare un elenco dei terni sensibili: le differenze tra Oriente e Occidente negli assunti morali del regime matrimoniale, lo scioglimento del matrimonio in favorem fidei, il giudizio della rationabilitas nella consuetudo e la desuetudo della constitutio ecclesiae, la comprensione del ‘primato della carità’ nell’ottica di un superamento delle categorie canoniche fortemente dipendenti dal diritto romano, la struttura sinodale, la collegialità episcopale e anche la potestas clavium del Collegio apostolico nella sua prospettiva escatologica.42 Sono questioni complesse, ehe richiedono un impegno condiviso nella stes- sa direzione, ampiezza di vedute, mente aperta e, soprattutto, metodo scientifi- co per la critica della tradizione ricevuta a partire da una migliore comprensio­ne di quello che in realtà è accaduto. E in quest’ottica ehe vedo gli studi sul Decretum Gratiani. Un modesto aiuto, nel nostro presente, per superare le iner- zie della storia mediante un uso intelligente della razionalità. Come gli acidi sopra la ruggine, le macchie del passato, la scienza e il rigore dei suoi metodi possono essere un’ottima strada per dissolvere la cecità öttusa dell’orgoglio e del fanatismo. Nulla più. Moite grazié. ‘2 La riflessione scientifica su questi terni a partire dalla loro dimensione storica è presupposto necessario per la purificazione della memoria storica proposta dai due ultimi papi. Nel magistero cat- tolico questo terna appare suggerito da Giovanni Paolo II per la prima volta nella sua Carta apos­tolica Novo millennio adveniente del 10 novembre 1994 e di 11 a poco nell’enciclica Ut unum sint del 25 maggio 1995. In seguito vi fu la liturgia giubilare del 12 marzo 2000 nella Basilica vaticana di San Pietro, preceduta a sua volta dal documento Memoria e Riconciliazione. La Chiesa e le coipe dei passato della Commissione Teologica Intemazionale. Benedetto XVI ha posto 1’assunto al centro del suo ministero pastorale fin dal suo Primo Messaggio al termine della concelebrazione eucaristica con i cardinali elettori nella Cappella Sistina. Queste le sue parole: “Con piena consapevolezza, pertanto, all’inizio dei suo ministero nella Chiesa di Roma che Pietro ha irrorato coi suo sangue, 1’attualc suo Successore si assume come impegno primario quello di lavorare senza risparmio di energie alia ri- costituzione della piena e visibile unità di tutti i seguaci di Cristo. Questa è la sua ambizionc, questo il suo impellente dovere. Egli è cosciente che per questo non bastano le manifestazioni di buoni sentimenti. Occorrono gesti concreti che entrino negli animi e smuovano le coscienze, sollccitan- do ciascuno a quella conversione interiore che è il presupposto di ogni progresso sulla via dell’ecu- menismo. 11 dialogo teologico c necessario, l’approfondimento delle motivazioni storiche di scelte awenute nel passato è pure indispensabile. Ma ciô ehe urge maggiormentc è quella purificazione del­la memoria, tante volte evocata da Giovanni Paolo II, che sola puô disporre gli animi ad accogliere la piena verità di Cristo” (n. 5). Nondimeno, già nei decenni precedenti lo stesso Ratzinger cercô di proporre il terna in momenti per nulla propizi alla sua corretta comprensione: cfr. J. RATZINGER, El nuevo Pueblo de Dios. Esquemas para una eclesiologia (Barcelona 1969, 1972, 2005) e Teória de los principios teológicos. Materiales para una Teológia Fundamental (Barcelona 1982, 1985, 2005).

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