Folia Canonica 11. (2008)

PROCEEDINGS OF TENTH INTERNATIONAL CONFERENCE. "Questioni attuali intorno al Battesimo" Budapest, 4th February 2008 - Myriam Tinti: La rilevanza del battesimo per la sacramentalita del matrimonio

232 MYRIAM TINTI coniugi e patto coniugale valido9. II battesimo introduce nel matrimonio una nuova forma di essere in modo tale ehe il patto coniugale costituito nel suo es- sere naturale viene “riformato” intrinsecamente. La nuova realtà cosi trasforma- ta viene assunta nelTeconomia della salvezza e diventa segno atto e idoneo del- 1’unione di Cristo con la Chiesa10. Questo matrimonio gode, dunque, di una ulteriore saldezza proveniente dal sacramento. L’Ambroisiaster aveva già fatto il seguente rilievo, riguardo al matrimonio degli infedeli: “Non enim ratum est matrimonium quod sine Dei devotione est”". II ehe suppone ehe è rato il matrimonio che cum devotione Dei est, vale a dire il matrimonio dei fedeli. Nel periodo della scolastica, la dottrina matura nel senso di riconoscere unanimemente una saldezza peculiare al matrimonio dei fedeli, dal fatto stesso di essere battezzati. A questo proposito è decisiva la decretale Quanto di Innocenzo III, il quale fa radicare nel sacramentum fidei, cioè nel bat­tesimo, il fatto ehe il matrimonio dei fedeli sia rato'2. Il motivo ultimo di questa connessione fra il battesimo dei coniugi e la rati- ficatio dei loro matrimonio sta nel fatto che per il battesimo i due coniugi sono stati consacrati alla Trinità, fatti una nuova creatura e quindi la loro mutua don- azione nel matrimonio acquista un valore nuovo, soprannaturale, che lo ratifi- ca in modo particolare. II Battesimo conferendo, dunque, doni speciali, irrin- unciabili e irrevocabili, predispone alla sacramentalità del matrimonio: fra due battezzati il matrimonio validamente celebrato, è sacramento13. Nonostante questa peculiare ratificatio ehe dà al matrimonio il battesimo di due battezzati, se non era consumato, veniva sciolto dall’ingresso in religione di uno dei due coniugi. La motivazione di questa possibilità veniva cercata nel valore della professione religiosa, il quale, in quanto dedicazione a Dio, è supe­riore al valore dei matrimonio, anche di quello fra battezzati (rato) se non con­sumato. Poi la Chiesa acquistô coscienza ehe anche altri valori potevano giusti- ficare lo scioglimento di tale matrimonio e furono introdotti altri procedimenti per attuarlo in casi particolari. 5 5 Cfr. U. Navarrete, Matrimonio, contraito e sacramento in Associazione Canonistica Ita- LIANA (a cura di), Matrimonio sacramento nelt’ordinamento canonico vigente, Città del Vaticano 1993, 91-112. 10 Cfr. A Dacanay, Matrimonium ratum: significatio termini, in Periodica 79 (1990) 69-89. " Ambrosiastcr, in 1 Cor 7, 15: PL 17, 219. '2X. 4, 19, 7. 13 S. Bonaventura si pone esplicitamente la questione riguardo alia fede nel caso di un coniugc battezzato ehe diventa cretico: “Dicendum quod fides est fundamentum virtutum, sed sacramen­tum fidei (battesimo) est fundamentum sacramentorum et hoc est sacramentum stabile quod manet semper” S. Bonaventura, in IV Sent. lib. 4, d. 39, a. 2, q. 3.

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