Folia Canonica 10. (2007)

STUDIES - Cyril Vasil': Chiese orientali cattoliche nella ecclesiologia e nel diritto della Chiesa cattolica. Il Cammino del CCEO

FOLIA CANONICA 10(2007) 119-151. CYRIL VASIL CHIESE ORIENTALI CATTOLICHE NELLA ECCLESIOLOGIA E NEL DIRITTO DELLA CHIESA CATTOLICA II cammino del CCEO INTRODUZIONE; I. PRIMI TENTAT1VI DI RICOMPOSIZIONE DELL'UNITÀ DELLA CHIESA. CON- NOTATI ECCLESIOLOGICI E CANONICI - DALL’EPOCA DELLE CROCIATE FINO AL CONCILIO DI TRENTO: 1. Ripresa dei contattifra Occidente e Oriente all’epoca delle crociate - nuova imposta- zionepolitica ed ecclesiologica; 2. Ecclesiologia e normatíva di tentativi conciliari di unione - il II Concilio di Lione e il Concilio di Firenze-, II. PERIODO POST-TRIDENTINO - L’EPOCA DELLE “UNIO­NI” E DELLA PRAESTANTIA RITUS: 1. Sviluppo terminologico ed ecclesiologico - "Ecclesia", "na­tio ", "ritus "-Nascita delle principali Chiese orientali cattoliche; 2. Nota sulla praestantia ritus la­tint; 3. Patriarcato romano e province ecclesiastiche di rito orientale; III. RICERCA DI NUOVO AP- PROCCIO CIRCA CHIESE ORIENTALI CATTOLICHE - DA LEONE XIII AL CONCILIO VATICANO IIEIL CCEO; Conclusione. INTRODUZIONE II termine Chiese orientali cattoliche ehe abbiamo utilizzato nel titolo della conferenza, presuppone e alio stesso momento illustra concetti teologici, cano­nici ed ecclesiologici ehe rispecchiano il nostro attuale modo di vedere la Chiesa in genere, la Chiesa cattolica e le Chiese orientali cattoliche come parti integranti della stessa Chiesa cattolica. Questo attuale modo di percepire il fenomeno della Chiesa è il risultato di un lungo sviluppo ehe nel corso della storia ha avuto varie fasi e espressioni. Nelle fasi precedenti venivano spesso sottolineati diversi aspetti di quella re- altà storica e meta-storica, spirituale e materiale, naturale e soprannaturale che chiamiamo la Chiesa. Fra tutti è stato forse più amato da un folto gruppo di teolo- gi quello ehe sottolineava il carattere della Chiesa come società. Partendo della defmizione di ogni società come unio moralis et stabilis plurium ad communem finem mediis communibus consequendum, si procedeva verso una defmizione della Chiesa di Cristo come societas religionem a Cristo revelatam profitens,1 oppure verso la celebre defmizione di Bellarmino, societas, a Cristo instituta, hominum viatorum, qui eiusdem fidei professione et eorumdem sacamentorum 1 A. Tanquerey, Synopsis theologia fondamentalis, Parisiis - Tomaci - Romae 241937, 412.

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