Folia Canonica 10. (2007)

STUDIES - Géza Kuminetz: Sándor Horváth O.P. come tomista e filosofo del diritto e il diritto naturale come parola chiave della filosofia del diritto

SÁNDOR HORVÁTH O.P. COME TOMISTA E FILOSOFO 61 IV. IL RAPPORTO TRA DIRITTO NATURALE E GLI ALTRI SISTEMI GIURIDICI Le particolaritá del diritto naturale, Horváth le ha sempre esaminate in rela- zione tra di loro. Anche se spesso indefinite, ha giocato un ruolo nei suoi esami, nello sviluppo e su tutta la sua cultura. In questo capitolo quando rapportiamo il diritto natuale con gli altri sistemi giuridici mettiamo in evidenza quanto definito flno ad ora e come in un riassunto ne traiamo le conseguenze. Da quanto detto fino ad esso, si denota che il diritto naturale non appartiene ad una categoria astratta, “di logica generale” che in dato conteste si puo estrarre, ma invece è un sistema giuridico con un suo contenuto specifico. Come sistema giuridico ha un rapporte con gli altri sistemi giuridici. Anche lo stesso Horváth ha portato a ter­mine questo lavoro, owero quello di mettere in rapporte il diritto naturale con gli altri sistemi giuridici: 1) diritto positivo (all’intemo di questo il diritto canonico), 2) la moralité, 3) le leggi perenni. 1. Il rapporto tra diritto natuale e gli altri diritti pratici II pensiero sui diritto naturale è stato chimato in vita dalfesistenza (e dafesistenza deforme) dei diritto pratico. Cio non giustificata se stessa. La do­manda fondamentale che Horváth si pone in realazione all’intero sistema giuri­dico è la seguente: Qual’è la base del diritto, da dove nasce, qual’è il suo scopo e qual’è la sua natura interna. Perché c’è per forza il diritto? Qual’è il modo di esi- stere del diritto? Qual’è lo stato del diritto e da che cosa dipende la sua esistenza. Da dove nasce l’esistenza del diritto? Le risposte le possiamo trovare nelle cate­gorie del diritto naturale. La definizione di diritto naturale la si puô trovare in tet­te le categorie della filosofia, che è il picco e il riassunto di tette le definizioni ed è la base di ogni valutazione. Rapportandolo con altri diritti pratici, Horváth, rie- sce a delineare sette punti principali: 1) Il diritto naturale è la base del diritto per la legislazione positiva. Se il diritto naturale è la base e lo scopo del sistema giuri­dico, allora in esso troviamo tutti i principi che si trovano in altri diritti pratici. Questi sono “quelle rappresentazioni, figure come modelli generali che sono di modelte per la realizzazione della norma concreta che deve essere considerato dal legislatore”.89 In breve: il diritto naturale è la “norma normans”, il diritto pra­tico invece è la “norma normata”. 2) Il diritto naturale e il diritto pratico sono concetti presupposti. Secondo Horváth, l’insieme dei due diritti riesce a mante- nere il sistema giuridico e in esso i compiti “a livello umano”. I due diritti disuniti in se non susisterebbero. II diritto naturale mostra i principi generali, le vie da se- guire che nella vita quotidiana non sarebbero sufficienti. La concretizzazione 89 Horváth, S., A természetjog rendező szerepe, [Il ruolo di organizzazione del diritto na­turale] Budapest 1941, 60.

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