Folia Canonica 10. (2007)

STUDIES - Géza Kuminetz: Sándor Horváth O.P. come tomista e filosofo del diritto e il diritto naturale come parola chiave della filosofia del diritto

44 GÉZA KUMINETZ Per questo il diritto e la giustizia, il diritto e la norma e il diritto e il potere hanno una realazione particolare. Nella descrizione qui sotto si puô vedere il rapporta tra di essi e l’essenza del diritto. 1.1. Il rapporto tra il diritto e la giustizia San Tommaso d’Aquino vide uno stretto rapporto tra diritto e giustizia. Da un lato desunse il concetto di diritto della giustizia (iustitia - iustus - ius), dall’altra parte descrivette la giustizia come una caratteristica del diritto. Questo significa che il diritto e la giustizia in un sistema sono fattori correlativi: il diritto è l’oggetto della virtù della giustizia; la giustizia a sua volta è quella virtù ehe ad ognuno dà quanto gli spetta.27 La stessa cosa, viene detta da Sándor Horváth che si accosta al problema da un diverso punto di vista e con una terminológia diversa. Per prima cosa, la giu­stizia viene osservata da un punto di vista sociale e in questo contesta si parla di specie, dato che la giustizia viene intesa corne un rapporto stretto fra due soggetti (iustitia socialis). Anche da parte sua la giustizia viene intesa corne virtù morale. Le virtù, invece, vengono suddivise in tre parti: 1. il principio (principium), 2. la norma giuridica (norma) e 3.l’attività.28 Infine parla della giustizia sociale corne anima del sistema giuridico.29 Il diritto non puô essere in modo assoluto diviso dalla giustizia, tanto che il loro rapporto è cosi stretto ehe Sándor Horváth lo definisce fonte del diritto (ei­gene Rechtsquelle), ovvero lo indica come contenuto del diritto interiore.30 27 “Iustitia perpetua et constans voluntas est, ius suum unicuique tribuens” (Summa II-II. 57. 1-4 ); “Actus iustitiae est reddere unicuique quod suum est.” (Summa vedi sopra la.) La giustizia da una parte è virtù e quindi appartiene al sistema morale, dall’altra parte invece, pré­senta una misura obbiettiva definita (tantum reddatus, quantam debetur) per il quale devo dare alfaltro “io” (ius ad altemum). 28 Horváth, S., Eigentumsrecht, 33-34. “Als Prinzip stellt die Tugend eine innere Kraft dar, die dem Willen oder übrigen Wohl, der Inbegriffen Neigung verleiht, das Gute gewohn- heitsmessig, nach Art der natürlichen Triebe, bloss aus innerem Bedürfnis, zu wollwen und zu verwirklichen... Als norm die Tugend der Gegenstand und das Motiv des genannten inneren Prinzips... Die Tugend als Handlung ist endlich die synthetische Vereinigung von Prinzip und Norm, die konkrete Verw8irklichung eines Gesetzes in der Form von Tätigkeit”. 29 “Wir sprechen von einer sozialen Gerechtigkeit aus folgenden Gründen: Gegenstand dersel­ben ist das allegemeine Wohl, der Inebegriff aller Ansprüche und Forderungen der Menschen auf dem Gebiete des gesellschaftlichen Lebens. Ihr Motiv ist ebenfalls das allegemeine, socziale Wohl, also etwas von bonum particulare wesentlich Verschiedenes. Forderungsubject dieser Art der Gerechtigkeit ist dia Sozietät. Sie hat das Recht, zu forden, das jede, sowohl pozitive als auch natürliche, Autorität in ihrer Gesetzgebung das allgemeine Wohl vor Augen halte, sie hat aber auch das Recht zu fordern, dass jedes Glied der Gesellschaft sich ind essen Rahmen fiige. Als Prin­zip gibt sie dem Menschen die Neigung, sich in die Sozietät zu fügen, als Nonn bestimmt sie aber die Regel, nach welcher das Verhalten des Menschen in der Gesellschaft eingestellt werden soll”. 30 “Recht (ius, iustum) ist eine Forderung (debitum), die durch eine entsprechende positive oder natürliche Rechtsquelle jemandem als angemessen (ius) oder ihm ausgfemessen (ius- tum)erklart wurde”.

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