Folia Canonica 10. (2007)
PROCEEDINGS OF THE INTERNATIONAL CONFERENCE - Luis Navarro: Il divieto di partecipazione attiva nei partiti politici e di assunzione di uffici pubblici
IL DIVIETO DI PARTECIPAZIONE ATTIVA NEI PARTITI POLITICI 241 ca. Almeno questo è deducibile da alcuni interventi dell’autorità ecclesiastica69. Infatti nei Paesi sviluppati sembra ehe non ci siano i presupposti ehe rendono necessario che il chierico intervenga in quell’ambito70. Nei Paesi in via di sviluppo ci sono anche dei casi in cui la Gerarchia locale chiede ai sacerdoti di non lasciar- si coinvolgere in quelle funzioni. Un esempio interessante di questo atteggiamento, si trova in una recente lettem pastorale della Conferenza Episcopale del Kenya («A Pastoral Letter to our Priests») in cui si stabiliscono i seguenti punti: • “I sacerdoti non possono accettare posizioni di membri del Parlamento o di qualsiasi altro ufficio ehe comportano con sé l’esercizio di autorité civile”; • “I sacerdoti non possono accettare posizioni nei Consigli Direttivi a livello Statale o di Corporazione civile”; • “Nella politica i sacerdoti debbono rimane neutrali: il prendere posizione per Puno o Patro partito o coalizione, divide la comunità locale. Il prete è un simbolo e un costruttore di unité. Cercare di aiutare o anche solo invitare i parrocchiani a votare per un candidato o un altro, un partito o un altro, créa confusione e divisione fra la gente. E permesso loro di esercitare il loro dirit- to di voto secondo la loro coscienza”; • “Per evitare equivoci, i preti non debbono servire in strutture corne il Constituency Development Fund, senza il permesso del Vescovo. Ogni Diocesi ha la sua Commissione per la Giustizia e la Pace, che puô benissimo offrire taie servizio”; • “Circa il commercio e affari fmanziari, ci permettiamo di ricordare ehe i sacerdoti non possono praticarli sia per conto loro, che attraverso altre persone, per ottenere benefici monetari, senza il permesso della legittima autorité ecclesiastica”71. 69 Nella lettera del Card. Re a Mons. Lugo Méndez si spiega che non ci sono i presupposti per l’eccezione a quanto disposto dal can. 287: “Paraguay de hecho es una náción libre y de- mocrática y la Iglesia - cuyos derechos se respetan - esté presente con un laicado comprometi- do, serio y motivado, capaz de asumir las propias responsabilidades en cada sector social, in- cluido el de la politica. La candidature politica de un Obispo seria un motivo de confusion y de division entre los fieles, una ofensa al laicado y una “clericalización” de la misión especifica de los laicos y de la misma vida politica”. G.B. Re, Lettera a Morts. Lugo Méndez, 4.1.2007, in http ://www. ep iscopal .org.py. 70Cosi viene riconosciuto nei comunicato stampa della diocesi di Joliette: „In the present case, it is not the political situation of our country that justifies a derogation from the general norm as defined by the law of the Church“. Diocese of Joliette, Communiqué. Rev. Raymond Gravel and Politics. Clarification by Most reverend Gilles Lussier, Bishop of Joliette, 31.10.2006, in http://www.diocesedejoliette.org. 71 Kenya Episcopal Conference,^ Pastoral Letter to our Priests, 15.12.2006. Traduzio- ne italiana presa da P. Antonio Bellagamba, in Missionari della consolata Kenya: 11 Vaticano e la questione dei preti in politica, in http://it.ismico.org/content/view/! 779/63/.