Folia Canonica 10. (2007)
PROCEEDINGS OF THE INTERNATIONAL CONFERENCE - Luis Navarro: Il divieto di partecipazione attiva nei partiti politici e di assunzione di uffici pubblici
236 LUIS NAVARRO stori. Come segnalava il Concilio Vaticano II, “sempre e dovunque sia suo dirit- to predicare con vera libertà la fede e insegnare la sua dottrina sociale, esercitare senza ostacoli la sua missione tra gli uomini e dare il suo giudizio morale, anche su cose che riguardano l’ordine politico, quando ciô sia richiesto dai diritti fon- damentali della persona e dalla salvezza delle anime. E questo farà, utilizzando tutti e soli quei mezzi ehe sono conformi al vangelo e al bene di tutti, secondo la diversité dei tempi e delle situazioni” (Cost. Gaudium et spes, n. 76)56. Alcuni vorrebbero ridurre al silenzio la Chiesa e ogni volta che essa denuncia 1 ’ ingiustizia, la violazioni dei diritti, gli attentati alla dignité della persona, gridano che si tratta di ingerenza negli affari interni dello Stato. Si pensi alle reazioni ad interventi dei Vescovi in materia morale (aborto, divorzio, matrimonio omo- sessuale, cellule staminali, ecc.) o quelle riguardanti la giustizia sociale. Lapre- dicazione dei Vangelo ha necessariamente una forte incidenza sulla vita sociale e personale. Suppone una trasformazione profonda ai valori evangelici. Incide di conseguenza sui bene comune, aspetto tipico della politica. Tale predicazione vérré portata a termine con mezzi leciti, sia per iscritto che oralmente. E normale che le Conferenze episcopali pubblichino documenti di natura pastorale per orientare i fedeli in terni di attualitá rilevanti nel loro Paese57. Da parte loro, anche i presbiteri possono e devono esporre nelle omelie e in altre forme di predicazione le esigenze dei Vangelo, nella loro intégrité. Se i Pastori rimangono fedeli al proprio compito allora renderanno possibile ehe i fedeli laici possano anche svolgere il proprio ruolo nella comunitá civile. Saranno questi ad esercitare liberamente i loro diritti, guidati da una coscienza morale ben formata, senza coinvolgere la Chiesa, perché agiscono a nome proprio. Accanto a questi ambiti di esercizio dei munus docendi, quindi attivitá speci- ficamente ufficiale e pubblica della Chiesa, si colloca l 'azione personale dei chierici nell’esercizio dei loro diritti civili e politici, nello spazio di autonómia che è proprio dei fedeli. Infatti anche i chierici sono titolari dei diritto alla liberté nel temporale58 in quegli ambiti ehe non sono limitati dalla loro funzione nella 56 Questo riferimento ai mezzi adeguati alia missione della Chiesa, comporta ehe anche nei casi in cui i chierici intervengano nelle questioni legittime della vita pubblica, lo dovranno fare tramite mezzi pacifici. 57 Cfr. ad esempio i seguenti documenti: Conferencia episcopal del Venezuela, Exhor- tación del Episcopado Venezolano sobre la propuesta de la reforma Constitucional, 19.10.2007, in http://www.cev.org.ve; Conferencia episcopal Espanola, Orientaciones morales ante la situaciôn actual de Espana, 23.11.2006; IDEM, Algunas orientaciones sobre la ilicitud de la reproducción humana artificial y sobre las pràcticas injustas autorizadas por la Ley que la regularà en Espana, 30.3.2006, in http://www.conferenciaepiscopal.es; Confe- renza Episcopale Italiana, Consiglio Episcopale Permanente, Nota a riguardo della famiglia fondata sui matrimonio e di iniziative legislative in materia di unioni di fatto, 28.3.2007, in http://www.chiesacattolica.it.