Folia Canonica 10. (2007)

STUDIES - Tamás Horváth: Fonti e 'ius particulare' della Chiesa greco cattolica d'Ungheria

FONTI E TUS PARTICULARE’ DELLA CHIESA GRECO CATTOLICA D’UNGHERIA 201 la storia, ponendo la questione sui come si inseriva il diritto bizantino nella realtà della Chiesa greco-cattolica ungherese nei secoli XVII-XVIII7. Riassumendo, le tradizioni bizantino-greche trattate sono le seguenti: 1) La continuité delle tradizioni greche si vede negli atti dei sinodi locali tra gli uniati. Dai decreti dei sinodo di Satu Mare (Szatmárnémeti) del 1690, inizia la vera e propria legislazione greco-cattolica. Questa eredità disciplinare salva- guarda chiaramente le tradizioni paleoslave, lasciando da parte Feffetto dei dirit­to latino nelle chiese ruthene di Galazia dopo la loro unione, effetto ehe si présen­ta dopo Trento. Questa tradizione abbastanza pura, sussisteva fino al sinodo di Vienna dei 1773, il quale è stato convocato dai vescovi bizantini d’Ungheria. In questo sino­do hanno deciso Tuso dei termine “greco-cattolico” per definire gli uniati orien­tali. Con i libri liturgici hanno posto la base giuridica anche di questa tradizione. I sinodi sempre insistevano anche sulTuso delle collezioni di leggi ehe avevano origine nelle fonti bizantine. 2) Le disposizioni govemative indicano ehe alTinizio del XVII secolo il di­ritto bizantino era conosciuto in Ungheria. Ci sono i riferimenti ai canoni aposto­liéi ed ai sinodi ecumenici ed alle leggi antiche. L’autonómia dei vescovi gre- co-cattolici era stata limitata dopo il Concilio Lateranense IV. 3) Il non-riconoscimento delTautonomia delle eparchie e gli sforzi latiniz- zanti hanno motivato Fattaccamento alie tradizioni greche. II primo criterio deli’Unione di Uzghorod era: la conservazione dei ritus della Chiesa greca. II secondo criterio: i sacerdoti dell’eparchia possono nominare il vescovo, il quale deve essere confermato da Roma. L’autonómia fu assicurata poi con 1’erezione dell’eparchia di Munkacevo nel 1771. 4) Che cosa significa questo sviluppo storico nella vita della Chiesa gre­co-cattolica? Forse un allontanamento dalle tradizioni antiche bizantine, oppure Fautonomia e Fesistenza della Chiesa greco-cattolica ungherese? AlFinizio dei XIX secolo gli ungheresi greco-cattolici furono chiamati ruteni o rumeni, il qua­le termine ha causato molti conflitti. Anche la Bolla di fondazione usava termini molto cauti: non si paria di una Chiesa greco-cattolica ungherese8. Durante il Concilio Vaticano II, perô, il secondo vescovo delFeparchia, Dudás Miklós, ce­7 J. Hollós, A bizánci egyházjog mint a Görög Katolikus Egyház jogforrása Magyaror­szágon a XVIJ-XVIII. században [II diritto bizantino come fonte del diritto per la Chiesa gre­co-cattolica in Ungheria nel XVII-XVIII secolo], in M. Nagy (a cura di), Posztbizánci Közle­mények I, Debrecen 1994, 111-115. 8 Cf. I. PlRIGYI, A Hajdúdorogi Egyházmegye története, in I. TlMKÓ (a cura di), A Hajdú­dorogi Bizánci Egyházmegye Jubileumi Emlékkönyve 1912-1987, Nyíregyháza 1987,6,248.

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