Folia Canonica 9. (2006)

STUDIES - Carlos Larrainzar: L'edizione critica del decreto di Graziano

L’EDIZtONE CRITICA DEL DECRETO Dt GRAZIANO 75 altre cose dovrebbe considerare, per esempio, gli sviluppi concettuali della dot- trina che trasmettono - non sarà possibile portare a termine l’auspicata edizione critica del Decretum Gratiani. E cosi, davanti a un panorama tanto opprimente di dati ehe possono essere ot- tenuti e verificati, ci pare chiaro ehe non tutte queste verifiche hanno lo stesso si­gnificato e lo stesso valore: per ricostruire il passato, alcuni dati sono più impor­tanti di altri. Mi si permetta ehe mostri ora questo fatto esponendo, sia pure in modo sommario, la valutazione ehe noi diamo al momento dei codici più studiati in questi ultimi anni. II. IL MANOSCRITTO Sg = SANKT GALLEN, STIFTSBIBLIOTHEK 673 4. Riteniamo che la redazione di Sg provi 1 ’ esistenza di “uno stadio più primi­tivo”, nella formazione della Concordia di Graziano, anteriore nella “concezio- ne” alie redazioni dei codici AaBc FdP Pfr, indipendentemente dalla datazione di questo “stadio del testo” o dalla data della sua trascrizione in Sg. La pretesa di derivare la redazione di Sg da altre redazioni come quelle di AaeFd alio stato at- tuale delle nostre ricerche non mi pare fondata.13 E, pertanto, in un senso storico diacronico intendiamo cire Sg è la “bozza” dell’opera di Graziano: cioè il testi- mone dell’ Ur-Gratian più antico conosciuto ai nostri giorni. Tuttavia, sia chiaro, l’espressione “bozza” non deve intendersi in un senso filologico stretto, ma è comprensibile solo all’interno di una spiegazione complessiva dei processo sto­rico di composizione dell’opera di Graziano e ancora resta da chiarire la deriva- zione — mediata o diretta - di alcune redazioni dalle altre, corne pure la connes- sione dei codici conosciuti tra loro. Nello studio pubblicato sopra C.25 di Sg— ehe corrisponde a C.27 dei Decre­to divulgato - con 1 ’ edizione integrale del testo, e con tutte le sue sfumature codi- cologiche, ho mostrato la precedenza logica della redazione di questo mano- scritto rispetto a qualunque altro, con prove sufficienti, giacché integrano argo- mentazioni e dati, tutti convergenti, ricavati dalla testualità della redazione, dalle glosse presenti nel codice, dalle fonti formali delle sue auctoritates e dicta e, so- prattutto, dalle considerazioni suli’intima struttura logica della dottrina canoni­13 Cf. C. Larrainzar, ‘Datos sobre la antigüedad del manuscrite Sg: su redacción de C.27 q.2’ in O. Condorelli (ed.), "Panta rei ". Scritti dedicati a Manlio Bellomo 3 (Catania 2004) 205-237.1 risultati di questa ricerca concordano con le analisi dettagliate fatte su altre parti del Decretum (si vedano sotto le note 14-16) e anche con i risultati di altri studi più complessi come quelli pubblicati da J. M. Viejo-XimÉnez, ‘La composizione dei Decreto di Graziano’ in A. SZUROMI (ed.), Medieval Canon Law Collections and European lus Commune (Budapest 2006) 97-169 = ‘La composición del Decreto de Graciano’, in Ius Canonicum 45 (2005) 431—485, o anche la sua collaborazione ‘Variantes textuales y variantes doctrinales en C.2 q.8’ di Proceedings of Washington, ancora in stampa.

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