Folia Canonica 8. (2005)
STUDIES - Luigi Sabbarese: Il sistema normativo canonico, riguardo al diritto missionario
IL SISTEMA NORMATIVO CANONICO RIGUARDO AL DIRITTO MISSIONARIO 35 ambiti di intervento del servizio della carità, benché nel contesto della partecipa- zione dei laici alla fattispecie prevista dal can. 517 § 2, è stato scritto che: «Il set- tore operativo dei laici riguardo la carità è vasto ed articolato: visita aile famiglie, presenza accanto a chi soffre per malattie o lutti, accoglienza dei lontani, servizio nei centri di ascolto, sostegno a chi è in difficoltà, servizio ai poveri, agli emargi- nati, agli anziani».32 3.4. «Assumantur catechistae sub moderamine missionarii»: possibile autonómia dei catechisti? Nella considerazione della figura e della missione del catechista la domanda fondamentale che sorge è se e in che senso si possa attribuire alla sua missio una forma di legittima autonómia, dal momento che il can. 785 tiene a precisare ehe la sua assunzione è subordinata alla guida del missionario. E, quindi, la questione che qui si pone è se il catechista debba essere considerato missionario, ai sensi del can. 784, rientrando in quella categoria di fedeli laici, autoctoni o no, mandati dalla competente autorité a compiere l’opera missionaria, o se, invece, stante il tenore del can. 785, il catechista è assunto nello svolgimento dell’opera missionaria, sotto la guida del missionario, con funzioni ausiliarie e subordinate. Se è cosi, in ehe senso si puô dire ehe il catechista è anch’egli missionario, insieme con il missionario moderatore? Il CIC/17, nel presentare la missione e l’azione missionaria non aveva considerato questa possibilité per i laici, sia per la scarsa riflessione dottrinale sul lai- cato sia per la nozione di ufficio ecclesiastico clericale, per cui ai laici non era consentito esercitame alcuno. Il Vat. II ha costituito una svolta importante in merito, dato che ha affennato la costituzione missionaria della Chiesa, per sua stes- sa natura (AG 17). Considerando il catechista quale fedele laico, senza per ciô voler escludere quanto è compreso nella classificazione del can. 784, si deve senz’altro sostene- re ehe il catechista missionario, all’interno della comune azione missionaria della Chiesa, svolge un apostolato di tipo secolare con stile laicale. In tal senso egli è distinto da tutti gli altri fedeli ehe operano la medesima missione, in quanto laico, ma è in un certo senso uguagliabile a tutti, benché tutti dipendano dalla guida del missionario cui debbono sottostare, in quanto appunto il missionario è per defi- nizione moderatore della missione, della parrocchia, o della stazione missionaria. La moderatio puô essere compresa se inserita nel suo naturale alveo del mandato missionario; infatti, ogni funzione, istituzionalizzata o di fatto, permanente o transeunte, in quanto congruente con l’universale missione della Chiesa si in- serisce nella sua struttura gerarchica ehe è significata e garantita, nel caso dei ca32 V. MURGANO, I laidpartedpi ali 'esercizio della cura pastorale di una parrocchia: can. 517§ 2, in Grt >ppo Italiano Docenti di Diritto Canonico (a cura di), Ilaici nella ministe- rialità della liesa, 183.